«Non ci faremo intimidire». Lunedì un presidio di solidarietà
«Non è la prima volta – commentano i segretari territoriali di Cgil, Cisl, Uil, Marinella Melandri, Roberto Baroncelli e Carlo Sama – che le nostre sedi diventano il bersaglio di atti inqualificabili, espressione di una cultura violenta e intimidatoria. Queste provocazioni, accompagnate da simboli riconducibili al mondo No Vax, trovano la ferma risposta da parte delle cittadine e dei cittadini e del mondo del lavoro che non si farà intimidire da simili episodi».
Tra i primi a esprimere solidarietà alle organizzazioni prese di mira, il prefetto Castrese De Rosa, che ha assicurato il massimo impegno per individuare i responsabili.
Già questa mattina (14 ottobre), di fronte alle sedi colpite si sono svolti dei presidi spontanei di lavoratori e sindacalisti.
La direzione generale di Ausl Romagna – in una nota inviata alla stampa – «si associa alle espressioni di condanna per questi gesti inqualificabili, di cui in passato sono state oggetto anche le sedi vaccinali aziendali e rinnova la piena e totale solidarietà per l’increscioso danno vandalico subito».
«Voglio esprimere assoluta solidarietà all’Ordine delle professioni infermieristiche della provincia e ai sindacati Cgil Cisl e Uil – sono invece le parole del sindaco Michele de Pascale -. Lo ribadisco ancora una volta, questi gesti aggressivi, figli di una cultura violenta e intimidatoria non saranno tollerati, reagiremo con decisione e metteremo in campo tutte le azioni necessarie a individuare i responsabili e consegnarli alla giustizia. Le indagini sono in corso e le forze dell’ordine sono già in azione».
Per manifestare pubblicamente solidarietà e condannare con fermezza tali gesti è stato organizzato un presidio davanti alla sede dell’Opi in piazza Bernini 2, lunedì 17 ottobre alle ore 18.
«Solidarietà e vicinanza» sono stati manifestati in queste ore anche dal Siulp di Ravenna e, tra i partiti politici, Articolo Uno e Coraggiosa, mentre sul tema è intervenuta anche la neo deputata ravennate Ouidad Bakkali: «Un attacco incivile, violento e inaccettabile – dichiara -. La nostra comunità è unita ed esprime da sempre una cultura delle istituzioni e della coesione sociale che risponde compatta a chi si esprime attraverso la violenza e atti intimidatori contro il bene comune».