Le fiamme, da un carrello di plastica, si sono propagate lungo il muro del mastio della Rocca Manfrediana, danneggiandolo
I fatti risalgono alla serata del 26 dicembre, quando fu bruciato un carrello di plastica e le fiamme si propagarono lungo il muro del mastio della Rocca Manfrediana, quasi completamente distrutta nella Seconda Guerra Mondiale, durante l’eccidio in cui morirono uomini, donne e bambini per mano dei nazifascisti. Un luogo simbolico, come sottolineato dall’Anpi locale.
Fu una coppia di passanti a lanciare l’allarme, attorno alle 22.30 del 26 dicembre, con gli autori che riuscirono a scappare e i vigili del fuoco a domare l’incendio, i cui segni sono ancora ben visibili sul muro del mastio, in attesa di un intervento di pulizia già annunciato dal Comune.
I carabinieri – scrive il Carlino Faenza in edicola oggi, 20 gennaio – al termine delle indagini hanno individuato nei giorni scorsi sei minorenni, ritenuti responsabili dell’incendio.
Data la giovane età dei presunti colpevoli, è probabile che si sia trattato solo di una bravata finita male e non di un gesto politico, come aveva già ipotizzato anche il sindaco di Solarolo.