Farmacista procurava Epo a un ciclista professionista: truffa da 40mila euro

Scoperto dai Nas a chiedere i rimborsi al servizio sanitario regionale

Ciclismo Generica 2Procurava Epo a un ciclista professionista, richiedendone il rimborso al servizio sanitario regionale tramite ricette compilate con dati anagrafici di soggetti ignari, firmate e timbrate con dati di medici inconsapevoli.

La truffa – che si sarebbe protratta per anni ed è stata stimata in circa 40mila euro di danno erariale – è stata scoperta grazie a un’indagine avviata nel luglio del 2020 dai carabinieri del Nas di Bologna, coordinata dalla procura di Ravenna e scaturita da una segnalazione del dipartimento farmaceutico dell’Ausl della Romagna, da cui sono emerse anomalie su ripetuti rimborsi richiesti da una farmacia della provincia.

In particolare, venivano chiesti rimborsi di medicinali aventi come principio attivo Eritropeietina Alfa, spesso appunto abbreviata in Epo, utilizzata illegalmente soprattutto nell’ambiente delle competizioni ciclistiche per aumentare la produzione di globuli rossi nel sangue e migliorare le prestazioni degli atleti.

Una volta ottenuti, il farmacista passava i costosi medicinali a un ciclista professionista, «impegnato – si legge nella nota dei Nas di Bologna – in diverse competizioni in campo internazionale».

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