Le indagini della guardia di finanza ipotizzano rapporti con criminali e un patrimonio eccessivo rispetto ai redditi dichiarati: sequestrati 6 immobili, 22 automezzi e il capitale di due società per un valore di 400mila euro
Un’indagine della guardia di finanza, che ha eseguito il decreto del tribunale, aveva evidenziato una notevole differenza tra i redditi dichiarati dal lughese, insufficienti anche al solo sostentamento materiale del nucleo familiare, e il patrimonio accumulato ritenuto quindi di illecita provenienza.
Nei confronti del sessantenne risultano, come riporta una nota diramata dalle Fiamme Gialle, una serie di precedenti penali fin dai primi anni duemila con reiterate condanne per furto, ricettazione, e frode fiscale. Numerosi anche i carichi giudiziari ancora pendenti, tra cui diversi procedimenti penali in corso per truffa, rapina e, ancora, ricettazione e frode fiscale. La numerosità e la tipologia delle condotte illecite, compiute anche come amministratore di fatto e di diritto di società commerciali, sono state dunque ritenute sufficienti per dedurre che il soggetto abbia tratto dall’attività illecita la propria fonte di sostentamento.
Ad aggravare la posizione dell’uomo anche le sue frequentazioni: in occasione di diversi controlli nel tempo è stato trovato in compagnia di pregiudicati di cui uno, sempre secondo l’ipotesi accusatoria, anche contiguo alla criminalità organizzata.
Gli approfondimenti dalle Fiamme Gialle della tenenza di Lugo rientrano in un progetto operativo più ampio di collaborazione con la procura per verificare la pericolosità sociale e l’aggredibilità dei patrimoni illeciti accumulati dai soggetti residenti in provincia e condannati negli ultimi anni per reati economico finanziari. L’attività di costante screening delle vicende giudiziarie definite e in corso nel 2022 si è concretizzata in 93 investigazioni patrimoniali nei confronti di 183 persone.