La nave Laura Bassi torna a Ravenna con il ghiaccio prelevato in 5 mesi in Antartide

In una missione di ricerca scientifica coordinata dal Cnr, la rompighiaccio italiana Laura Bassi è arrivata nella Baia delle Balene nel punto più a sud del mondo mai toccato prima da una imbarcazione

nave laura bassi

La nave rompighiaccio Laura Bassi attraccata al porto di Ravenna

Alla banchina del terminal San Vitale del porto di Ravenna ha attraccato questa mattina, 17 aprile, la nave rompighiaccio Laura Bassi che ha fatto ritorno in Italia dopo una missione di cinque mesi in Antartide dove ha toccato il punto più a sud del mondo mai raggiunto da una nave. Nel Mare di Ross all’interno della Baia delle Balene, per la 38esima spedizione italiana del Programma nazionale di ricerche in Antartide (Pnra), sono stati prelevati dei campioni di ghiaccio che ora sono stati scaricati sulle banchine Sapir. Circa duecento carotaggi prelevati a scopo di ricerca in un progetto coordinato dal Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) per ricostruire l’evoluzione del clima terrestre negli ultimi 1,5 milioni di anni. I campioni saranno inviati a laboratori di Berna, Roma e Venezia.

Il viaggio della Laura Bassi era iniziato a metà novembre 2022 da Ravenna (qui il nostro resoconto alla vigilia della partenza) dove è presente un magazzino con pezzi di ricambio e materiale di navigazione utilizzato dalla nave. Dopo aver caricato personale e materiali, in circa 40 giorni di navigazione la rompighiaccio ha raggiunto Lyttelton in Nuova Zelanda. Da lì l’ultimo trasferimento alla stazione Mario Zucchelli, una base scientifica italiana permanente in Antartide, operativa dal 1985 in una zona extraterritoriale senza alcuna sovranità nazionale e quindi nella competenza territoriale dell’ambasciata italiana di Wellington, in Nuova Zelanda.

Dal sito del Cnr si apprende che le attività a bordo della Laura Bassi, di proprietà dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs), sono state organizzate dall’Unità Tecnica Antartide di Enea (l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) in un’unica rotazione suddividendo la campagna in due campagne oceanografiche nel Mare di Ross, intervallate dalla sosta alla stazione Mario Zucchelli, nel corso delle quali 46 tra ricercatrici, ricercatori e tecnici  complessivamente si sono alternati per portare avanti le attività di ricerca previste nell’ambito di 8 progetti finanziati dal Pnra oltre alle attività in collaborazione con l’Istituto Idrografico della Marina Militare.

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