È morto a 93 anni Decimo Triossi, ex presidente della Provincia

Il 27 novembre scorso, pur in precarie condizioni di salute, volle intervenire alla cerimonia in ricordo dell’eccidio di Madonna dell’Albero

Decimo TriossiÈ scomparso all’età di 93 anni Decimo Triossi, ex presidente della Provincia di Ravenna e assessore regionale alla Sanità.

A partire dalle ore 14.30 e fino alle 18. 30 di venerdì 21 aprile, nel palazzo della Provincia di Ravenna sarà allestita la camera ardente, aperta a tutti coloro che vorranno portare l’ultimo saluto al defunto. Verrà riaperta sabato 22, dalle ore 8 alle 17. I funerali si svolgeranno sempre sabato, con partenza alle 17.20 dal palazzo della Provincia verso il cimitero di Ravenna.

Proveniente da una famiglia fortemente antifascista, Triossi ebbe modo di partecipare giovanissimo alla Resistenza. Nel dopoguerra unì l’impegno politico nel Pci a quello all’interno del movimento cooperativo, della cui Federazione fu presidente per diversi anni. Mantenne sempre con la comunità dell’antifascismo ravennate un rapporto strettissimo, impegnandosi nell’Anpi di cui fu per molti anni uno dei massimi dirigenti. Nel 1999 divenne presidente dell’Istituto Storico della Resistenza di Ravenna.

Il 27 novembre scorso, pur in precarie condizioni di salute, volle intervenire alla cerimonia in ricordo dell’eccidio di Madonna dell’Albero, nel quale peraltro rimasero vittime alcuni suoi familiari.

L’Anpi di Ravenna lo ricorda con commozione, «con l’orgoglio di averlo avuto nelle sue fila dando un contributo di grande qualità politica e culturale alla diffusione dell’antifascismo, specie tra le giovani generazioni. Un abbraccio alla moglie Lubiana, che ne ha condiviso un lungo tratto della vita ma anche gli ideali e l’impegno politico antifascista».

Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, apprende con dolore della morte di Triossi: «Mi legava a lui un rapporto di grande affetto e profonda stima. Lo ricordo emozionato e felice lo scorso luglio in occasione della visita del presidente Mattarella per il centenario dell’assalto fascista alla Federazione delle cooperative, a cui aveva voluto partecipare nonostante i suoi problemi di salute. Decimo continuerà a rappresentare un punto di riferimento imprescindibile per la generazione degli amministratori di questo territorio, a cui ha saputo consegnare saperi e valori che ci guidano quotidianamente e ci aiutano ad affrontare le sfide contemporanee. Alla sua famiglia e ai suoi cari giungano le mie più sincere condoglianze».

Il segretario provinciale del Pd, Alessandro Barattoni: «Ci lascia uno degli ultimi testimoni della Resistenza. Con la sua passione e la sua lucidità è sempre stato per me un punto di riferimento fondamentale con cui confrontarmi sui cambiamenti politici, sull’antifascismo e sulla sinistra; le nostre conversazioni erano sempre stimolanti e costruttive. Alla sua famiglia, alla sua cara moglie Lubiana, faccio le più sincere condoglianze, mie personali e di tutto il Partito Democratico. Decimo è stato per tutti noi una guida, gli saremo eternamente grati».

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