Fiumi esondati: un morto, 400 persone evacuate, agricoltura ko, il ministro a Faenza

Ingenti danni dovuti alla rottura dell’argine del torrente Sillaro a Massa Lombarda, alle esondazioni del Lamone a Faenza e Boncellino e del Senio a Castel Bolognese. In 48 ore è caduta la pioggia attesa in tre mesi

Un morto, circa 400 persone evacuate, circolazione ferroviaria sospesa, ponti stradali chiusi, compromessa per intero l’annata 2023 della produzione di grano. Secondo le informazioni diffuse dalla Regione Emilia-Romagna e da Confagricoltura è questo il primo provvisorio bilancio delle alluvioni in provincia di Ravenna per le esondazioni di due corsi d’acqua tra ieri e oggi, 2 e il 3 maggio 2023. Il ministro Francesco Lollobrigida visiterà il Faentino per verificare direttamente la situazione, visitando alcune aziende alluvionate. Lo rende noto la deputata Alice Buonguerrieri (Fdi). Il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, farà un sorvolo sulle zone maggiormente colpite insieme alla vicepresidente regionale Irene Priolo. La Regione è in contatto con il Governo per chiedere la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale.

Alluvione in provincia di Ravenna: hanno esondato due fiumi

Il torrente Sillaro, tracimando, ha causato due rotte dell’argine: la più grande si è verificata a Massa Lombarda, dove in via Merlo – a valle di Portonovo -, sono in corso da ieri, 2 maggio, le operazioni di chiusura (evacuate 60 persone a Conselice). A Faenza l’esondazione del Lamone ha provocato l’allagamento nell’area Borgo Durbecco e della zona esterna dell’abitato (evacuate circa 250 persone), nella parte pedecollinare. Critica la situazione a Boncellino, nel comune di Bagnacavallo: sono già iniziate le operazioni di ricostruzione dell’argine del Lamone con la posa di massi ciclopici, evacuate alcune famiglie (non ci sono state evacuazioni a Traversara come scritto in un primo momento). A Castel Bolognese l’acqua è entrata in paese dopo la fuoruscita del Senio (evacuate 60 persone) e, come noto, un 80enne è deceduto travolto dall’acqua mentre in bici percorreva una zona interdetta alla circolazione.

Nella fascia pedecollinare, la pioggia caduta al suolo ha toccato in varie stazioni oltre 200 millimetri, superando i livelli di allarme e i massimi storici mai registrati. «Il fiume Senio e il Lamone – afferma la Regione – hanno fatto registrare in alcune sezioni livelli al colmo, prossimi al massimo misurabile dagli strumenti esistenti».

Quanta pioggia è caduta nel Ravennate

Nel ravennate, a Casola Valsenio si sono registrati 174,8 millimetri; a Monte Albano 185 millimetri. A Monte Romano, nel bacino del Lamone, 135 millimetri con tempo di ritorno di 47 anni. Nella sezione di Trebbio, 193 millimetri di pioggia.

Ecco alcuni dati delle precipitazioni riportate dalla pagina Facebook Emilia-Romagna Meteo: «Una delle perturbazioni piu’ intense degli ultimi anni. La pioggia caduta in 24 ore in alcune zone è stata quella attesa in circa 2/3 mesi: 156 mm a Monte Albano, 153 mm a Casola Valsenio e Riolo Terme, 151 mm a San Cassiano sul Lamone. In 24 ore a San Cassiano sul Lamone è caduta la pioggia attesa in oltre 3 mesi».

La Protezione civile regionale ha emanato un’allerta meteo rossa (rischio alto) per criticità idraulica che interessa anche il territorio della Bassa Romagna. Per mercoledì 3 e giovedì 4 maggio non si prevedono fenomeni meteorologici significativi ai fini dell’allertamento. I livelli idrometrici resteranno superiori alle soglie 3 e prossimi ai massimi storici nei tratti vallivi di Santerno, Senio, Lamone. Per giovedì 4 maggio si prevede il progressivo rientro al di sotto delle soglie 3.

Esondazioni dei fiumi, strade interrotte in provincia di Ravenna

In provincia di Ravenna per l’innalzamento del fiume Lamone è stato chiusa al traffico la statale 16 Adriatica dal km 136,100 ed il km 147 a Mezzano. Transito riaperto nel pomeriggio. Per l’esondazione del fiume Senio inoltre permane l’interdizione al traffico, in via precauzionale, della SS 9 “via Emilia” nel comune di Castelbolognese dal km 72 al k km 66,300. I flussi di traffico in direzione Rimini vengono deviati al km 72 sulla SP 47 mentre i mezzi in direzione Bologna sono deviati sulla SP29 al km 66,300.

Coldiretti: i danni del maltempo a causa di scarsa manutenzione del territorio

«I danni al territorio e purtroppo anche alle persone – commenta il direttore di Coldiretti Ravenna, Assuero Zampini – sono da addurre alla scarsa manutenzione del territorio e in particolare degli alvei fluviali con burocrazia in eccesso e norme ormai datate che impediscono agli agricoltori, primi custodi del territorio, di dare il proprio contributo pur avendo forze e mezzi, ma il crollo degli argini è imputabile anche al proliferare della fauna e in particolare degli animali fossatori come le nutrie che ancora in troppi amano difendere e proteggere». E sono sempre le lungaggini burocratiche a finire nel mirino del presidente di Coldiretti Ravenna, Nicola Dalmonte: «Abbiamo infrastrutture come casse di espansione e reti di canali di scolo che sono realizzate appositamente per far fronte a questi eventi, afferma il Presidente Dalmonte – e che per assurdi vincoli e lacci burocratici, dopo mesi ed anni dal loro completamento, sono ancora inutilizzabili, questi sono gli assurdi paradossi che mettono in ginocchio il territorio e il nostro Paese».

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