A Boncellino l’argine del Lamone riparato con 40mila mc di terra e massi ciclopici

Sopralluogo della vicepresidente regionale Irene Priolo. La Regione afferma che è stato eseguito in cinque giorni un intervento che in condizioni normali richiede due mesi di tempo. Intanto il presidente Bonaccini incontra la premier Meloni e chiede un decreto legge per l’emergenza. Il ministro Musumeci (Protezione civile) in visita sui luoghi colpiti

Ci sono voluti più più di 30mila metri cubi di terra e 10mila mc di massi ciclopici per ricostruire e mettere in sicurezza 60 metri di argine del fiume Lamone a Boncellino dove si era aperta una breccia che ha inondato Bagnacavallo. I dati vengono diffusi dalla Regione che ha coordinato l’esecuzione delle opere e sottolinea i tempi: lavorando 24 ore su 24 per cinque giorni (da giovedì 4 a lunedì 8 maggio) è stato realizzato un intervento che, in condizioni normali, richiede circa due mesi. Analogamente, è stato ripristinato l’argine interessato da un sormonto per una lunghezza di circa 600 metri.

La rottura è cominciata mercoledì 3 maggio poco dopo le 9.30. Una nota scritta della Regione parla di «rottura da sormonto della quota arginale, con asportazione progressiva di terra dell’argine stesso fino alla distruzione completa». Il giorno stesso, nel tardo pomeriggio, i tecnici della protezione civile hanno avviato le prime operazioni di pronto intervento.

Come è stato ricostruito l’argine del Lamone a Boncellino

Mentre veniva ricostruita la golena interna con massi ciclopici (da 3 tonnellate l’uno), sono stati rifatti circa 50 metri di strada provinciale (spazzata via dall’evento), per poter garantire il trasporto di tutto materiale necessario contemporaneamente da due direzioni. Un primo baluardo ha permesso, già da giovedì 4 maggio, di far sì che il fiume rientrasse nel suo percorso originale. Tenuto conto dell’allerta rossa emanata ieri per oggi, 11 maggio, si è deciso di ritardare tutti i lavori che si potevano fare anche sotto la pioggia, dando priorità a quelli che necessitano di “clima secco”; in ultimo, è già stato tutto coperto da teloni e rinforzato con sacchi. Oggi sono in corso le pulizie degli argini; nel frattempo i tecnici stanno pianificando i prossimi interventi, che vedranno le opere di consolidamento. L’auspicio è di poterli avviare da lunedì prossimo.

Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, oggi 11 maggio ha effettuato un sopralluogo sul posto con l’assessora all’Ambiente del Comune di Bagnacavallo, Caterina Corzani: «Finito il momento dell’emergenza l’argine verrà ulteriormente rinforzato. Voglio dire il mio grazie a proprietari e amministratori delle aziende locali: c’è stato un momento in cui hanno addirittura sostituito gli operai alla guida degli scavatori e dei camion, per consentire loro di riprendere fiato».

Maltempo in Emilia-Romagna: Bonaccini incontra Meloni e chiede decreto legge

Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha incontrato oggi a Roma la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, per illustrare la situazione di emergenza generata dal maltempo dall’1 al 3 maggio nelle province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena. La prima stima dei danni è di circa un miliardo di euro. «Abbiamo bisogno di strumenti speciali per rispondere a una situazione drammaticamente straordinaria. È necessario un decreto legge speciale per l’emergenza maltempo, un provvedimento del governo analogo a quello adottato nei mesi scorsi per altre Regioni». Bonaccini è stato nominato commissario delegato per la gestione dell’emergenza.

Per l’Emilia-Romagna si tratta della quarta dichiarazione di stato d’emergenza nazionale nell’arco di un anno. Quest’ultima si aggiunge a quelle sulla siccità, prorogata fino al 31 dicembre, a quella per temporali, venti forti e grandinate (downburst) dello scorso agosto nel parmense e nel ferrarese, oltre che alle mareggiate di novembre.

Il ministro Musumeci in visita nelle zone colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna

Bonaccini accompagnerà il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, venerdì 12 maggio in una visita in alcune delle aree colpite dal maltempo. Con loro il viceministro delle Infrastrutture e Trasporti, Galeazzo Bignami, il Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, la vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, e la direttrice dell’Agenzia regionale di Protezione civile, Rita Nicolini.

Prima tappa sarà il centro operativo della Valle del Santerno, a Borgo Tossignano, in provincia di Bologna, alle 8.45. Alle 11 a Predappio e alle 12.30 in municipio a Faenza dove è previsto l’incontro con i volontari.

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