L’alluvione ha lasciato 30mila tonnellate di rifiuti in centro a Faenza

Nell’area di Faenza sommersa dall’esondazione del Lamone si trovano circa 12mila persone, tra residenti e imprese. Il Comune ha elaborato un piano per la pulizia creando una mappa di 16 zone. La sgombero comincia dalle 20 del 21 maggio e andrà avanti H24

MappaPulizieNei quartieri della città di Faenza colpiti dall’alluvione, dovuta all’esondazione del fiume Lamone, nella notte tra il 16 e il 17 maggio, dall’alluvione, si trovano circa seimila famiglie e tremila aziende, per un totale di circa dodicimila cittadini. Il dato è fornito dal Comune che stima circa 30mila tonnellate di rifiuti da smaltire, che corrispondono alla massa complessiva di circa 750 camion a pieno carico. Il materiale si trova in quartieri del centro e quindi fatti anche di strade strette e vicoli.

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L’alluvione di Faenza

Per eseguire più velocemente possibile le operazioni di sgombero e pulizia di strade, cantine e condutture è stato creato un piano di intervento per permettere alle squadre della protezione civile di lavorare in sicurezza.

Il piano è necessario perché residenti e gestori di attività hanno iniziato i lavori per sgomberare i locali e in moltissimi casi il materiale è stato collocato sulle strade: ci sono situazioni dove è praticamente impossibile operare in sicurezza, anche per la presenza dei tantissimi volontari, perché di fatto si complica il passaggio dei grossi mezzi indispensabili per aspirare l’acqua nelle cantine e dalle condutture fognarie.

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L’alluvione di Faenza. L’argine del fiume Lamone in via Renaccio da dove è partita l’esondazione che ha allagato il quartiere di via Lapi

Il piano per la pulizia dei quartieri alluvionati a Faenza

La parte di città che dovrà essere pulita è stata divisa in 16 zone che verranno pulite in maniera progressiva, una dopo l’altra. Le prime due aree nelle quali si lavorerà sono quella di via Cimatti, già colpita dall’alluvione del 3 maggio, e quella del Borgotto (rispettivamente indicate sulla mappa in questa pagina con le lettera A e B).

I lavori di rimozione, prima delle auto e poi di rifiuti vari, partiranno dalle 20 di questa sera, 21 maggio, e andranno avanti ininterrottamente giorno e notte. Dopo si laveranno le strade le fognature e verranno svuotate le abitazioni e le cantine.


Le aree degli interventi saranno interdette al traffico, anche pedonale, ad eccezione dei residenti. La chiusura di queste zone rosse permetterà al personale e ai mezzi di lavorare rapidamente garantendo la sicurezza dei cittadini.

Dopo aver terminato i lavori nelle zone A e B la task-force si sposterà nella direzione indicata dalle frecce sulla mappa includendo anche la zona Orto Bertoni. Intanto nel forese altre squadre dedicate, si occuperanno delle zone colpite dall’alluvione.

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L’alluvione di Faenza. Il crollo delle mura del cimitero

Il sindaco Massimo Isola ha rivolto un appello alla città affinché il piano possa funzionare al meglio: «C’è bisogno della collaborazione di tutti e il rispetto delle indicazioni date dalle forze dell’ordine e dalla Protezione civile. I volontari, i nostri angeli del fango, potranno concentrarsi e dedicare tutte le proprie energie alle aree libere dagli interventi dei mezzi pesanti. Sappiamo di poter contare sulla vostra comprensione e collaborazione».

Verifiche tecniche sulla stabilità degli edifici colpiti dall’acqua a Faenza

In parallelo alla rimozione dei rifiuti si porterà avanti la verifica della staticità degli edifici colpiti dall’acqua. Una squadra di una decina di tecnici del Comune accompagnati da geometri e ingegneri, sulla base delle segnalazioni ricevute, è al lavoro per effettuare le verifiche. Questo porterà a stilare un censimento delle abitazioni civili e di altre strutture così da poter capire se sono idonei a poter riaccogliere i cittadini.

Nel video in fondo alla pagina si può vedere la montagna di rifiuti che si sta formando in piazzale Tambini, di fronte al Pala Cattani, che è stata individuata come area temporanea per l’accumulo del materiale sgomberato.

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