In tribunale il veterinario accusato, in strada gli ammiratori con gli striscioni

Mauro Guerra è imputato per maltrattamento e uccisione di animali e reati tributari (trovati 619mila euro in contanti in casa)

Seconda udienza in tribunale a Ravenna per il processo a carico del veterinario Mauro Guerra e all’esterno del palazzo di giustizia stessa scena di un mese fa: manifestazioni civile di sostegno dei tanti clienti del medico di Sant’Antonio con striscioni e magliette. Qualche centinaio di persone si sono schierati nell’area verde di viale Randi per manifestazione il proprio sostengo a favore dell’uomo imputato per maltrattamento e uccisione di animali, detenzione illegale di farmaci, falsificazione di libretti sanitari, frode in commercio e reati tributari. A dare il via all’indagine, coordinata dal pubblico ministero Marilù Gattelli, era stata la morte di un Labrador di nome Balto, che poi aveva dato nome all’operazione, nel 2020.

In un post su Facebook, dove è nato il gruppo “Io sto con Mauro Guerra” che ha promosso la manifestazione odierna, il diretto interessato ha così commentato alla vigilia dell’udienza: «In questi 25 anni ho sempre fatto del mio meglio per il bene di tutti gli animali che ho incontrato, quante notti ho passato sveglio per non lasciare nessuno senza le adeguate cure, la vita è strana, non mi sarei mai aspettato che un giorno qualcuno mi avrebbe attaccato proprio su quello che ritenevo il mio miglior pregio, la tutela degli animali, eppure è proprio andata così… Solo la vostra vicinanza mi fa sopportare tutto ciò che mi sta accadendo, vi meritate molto più di ciò che vi ho fino ad ora dato, spero che il tempo mi dia modo di ricompensarvi per il vostro sostegno…».

Durante una perquisizione dello studio veterinario, a dicembre 2020, erano state rilevate presunte irregolarità nelle condizioni dell’ambulatorio, tra cui la mancanza dei requisiti minimi igienico-sanitari per sporcizia e disordine, l’illecito smaltimento dei rifiuti sanitari e carcasse di animali, nonché la presenza di un magazzino non registrato di medicinali sia per uso veterinario sia umano. La perquisizione, poi estesa a tutti gli immobili di Guerra, aveva portato alla luce 619mila euro in contanti in due scatole nel garage della sua abitazione. A gennaio 2021 era stato disposto il sequestro di 1 milione di euro tra titoli finanziari e i contanti trovati. Il veterinario aveva fatto ricorso, in un primo momento accolto, ma respinto in Cassazione.

Ad agosto di quest’anno Guerra è stato radiato dall’Ordine dei medici veterinari della provincia di Ravenna, secondo cui ha tenuto “condotte gravissime e incompatibili con la pietà, il decoro professionale, il rispetto della dignità dell’animale e dei principi etici della professione”. Il veterinario ha fatto opposizione e in attesa del pronunciamento definitivo è stata sospesa la radiazione e Guerra può esercitare la professione.

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