Avviso di fine indagini per 36 persone in varie parti d’Italia. Indagine partita da Ravenna dopo il certificato anomalo presentato da un vigile urbano. Al centro di tutto il dottor Luca Graziani diventato noto a livello nazionale per le sue posizioni no vax e no mask
Al centro dell’indagine c’è il medico 66enne Luca Graziani di Mezzano, balzato agli onori delle cronache nazionali dopo l‘intervista rilasciata a Ravenna&Dintorni in cui esprimeva le sue perplessità sulla reale pericolosità del virus Sars-Cov-2 e di conseguenza criticava i vaccini e definiva nocive le mascherine. In quanto no vax e no mask, Graziani non aveva perso occasione di partecipare a manifestazioni di piazza contro i provvedimenti della sanità pubblica. È stato Graziani, grazie perlopiù a un virologo toscano compiacente che attestava situazioni di rischio, ad avere certificato nella maggioranza dei casi la necessità di esclusione dal vaccino. E a marzo 2022 il medico aveva ottenuto, attraverso due colleghi ora indagati, un certificato di esenzione. Graziani poi finì ricoverato in ospedale per una polmonite da Covid.
Come si legge anche dal sito dell’agenzia di stampa Ansa, l’inchiesta era scattata a fine 2021 quando un agente della polizia locale di Ravenna si era presentato al comando con un certificato di esenzione ritenuto dubbio: era poi stato lo stesso comandante a inviare una informativa in procura. I carabinieri hanno acquisito le cartelle cliniche e i documenti di diversi pazienti per verificare la veridicità delle patologie indicate nelle esenzioni. Ben 27 presentavano i risultati delle analisi effettuate nello stesso laboratorio con sede a Forlì. Su ognuna di quelle posizioni la procura ha affidato a un ematologo una consulenza medico legale.