Alberghiero, studenti in sciopero: «Fornelli accesi per scaldarci e cibo scaduto»

Un gruppo di iscritti al “Tonino Guerra” promuove uno sciopero per il 23 febbraio per chiedere che la preside risolva le situazioni di degrado: bagni senza carta igienica, muffa sui muri, cucine sporche, termosifoni che perdono

Un gruppo di studenti dell’istituto alberghiero di Cervia lancia uno sciopero per protestare contro alcune situazioni all’interno del “Tonino Guerra”, in particolare le condizioni di bagni, spogliatoi e cucine; la mancanza di materiale per le attività di laboratorio e la ripartizione delle ore di pratica. In una email inviata alle redazioni si parla di norme igieniche non rispettate, di carta igienica che manca, di fornelli tenuti accesi per riscaldare gli ambienti freddi durante le lezioni, di professori che portano a loro spese gli ingredienti per le ricette da eseguire nelle ore scolastiche, di ambienti con muffa alle pareti.

Un primo tentativo di sciopero è già andato in scena, con scarsa adesione, il 19 febbraio. E così gli studenti ci riprovano domani, 23 febbraio, contando anche sul supporto organizzativo dell’associazione Osa, Opposizione Studentesca d’Alternativa. Con i megafoni, nei pressi del cortile scolastico, i promotori della protesta inviteranno i compagni di scuola a sostenere la causa per chiedere un intervento della preside Scilla Reali, considerata poco sensibile alle rimostranze già portate a sua conoscenza: «Abbiamo già cercato più volte un confronto con la dirigente – scrive una studentessa in rappresentanza dei manifestanti –, ma senza alcun riscontro e ha inoltre negato moltissimi di questi problemi nonostante ci siano le prove». Il riferimento è alle fotografie scattate nella scuola e pubblicate in questa pagina.

Gli studenti ritengono che non siano rispettate le norme Haccp, sigla che indica l’insieme di procedure, mirate a garantire la salubrità degli alimenti, basate sulla prevenzione: «I laboratori sono sporchi, abbiamo trovato cibo scaduto e non c’è il riscaldamento. I professori devono tenere tutti i fornelli accesi durante la lezione per far stare al caldo i ragazzi, cosa pericolosissima».

In generale più di un ambiente presenta segni di degrado: «I termosifoni perdono, gli spogliatoi cadono a pezzi, nei bagni mancano carta igienica e sapone, abbiamo la muffa sui muri, le porte distrutte e i dispositivi di emergenza rotti. All’interno della scuola sono presenti 15 bagni ma ne vengono tenuti aperti solo 5/6 perché gli altri dichiarati fuori servizio».

L’orario scolastico divide le ore di pratica su più giorni, non più 5 attaccate in una giornata sola: «Così viene meno la possibilità di fare delle lezioni decenti perché ovviamente in due o tre ore non hai la possibilità di cucinare come si deve».

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