Pd: «Il governo ha bocciato un provvedimento per le Zls connesse ai porti»

Respinto un ordine del giorno presentato dalla deputata Bakkali per arrivare ai decreti attuativi per istituire le zone logistiche semplificate

Il terminal container del porto di Ravenna (foto da pagina Facebook di Ap)Un ordine del giorno firmato dalla deputata ravennate Ouidad Bakkali (Pd) per l’emanazione dei decreti attuativi per l’istituzione delle zone logistiche semplificate (Zls) connesse ai porti è stato bocciato dalla maggioranza che appoggia il Governo Meloni. Lo rendono noto la stessa Bakkali e Alessandro Barattoni, segretario provinciale dei dem a Ravenna.

Il provvedimento avrebbe consentito, in tempi rapidi, l’insediamento del comitato d’indirizzo al fine di garantire l’insediamento e la piena operatività delle aziende presenti nella Zls nonché la promozione dell’area verso i potenziali investitori internazionali. Le Zls riguarda Ravenna, Civitavecchia, Livorno, Genova, Spezia, Trieste, Venezia e Ancona.

«Si poteva finalmente arrivare – ha dichiarato Barattoni – alla conclusione di un percorso che avrebbe favorito la crescita infrastrutturale ed economica del nostro territorio. Tutti i report e gli studi fatti in questi anni evidenziano infatti i vantaggi significativi di tipo fiscale, doganale, finanziario e di semplificazione amministrativa che la Zls comporterebbe. Un progetto strategico perché consentirebbe uno sviluppo forte e senza burocrazia. Le imprese produttive e gli operatori della logistica del porto di Ravenna potrebbero avere vantaggi concreti in termini di agevolazioni finanziarie, nazionali e regionali, incentivi economici e sgravi fiscali, oltre alla possibilità di costituire una zona franca doganale e ad altri importantissimi benefici. Un’altra volta il governo, al di là delle dichiarazioni di facciata, si dimostra insensibile alle istanze della Romagna».

«Per il territorio – spiega Bakkali – si tratta di una grande rete di collegamenti che andrebbe a beneficio di tutto il sistema di trasporto merci, del tessuto imprenditoriale e dell’occupazione. Si potrebbe, ad esempio, realizzare una seconda via per il Porto di Ravenna, opera strategica che darebbe un forte impulso a tutta l’area con diversi imprenditori della logistica pronti a investire».

I parlamentari del territorio, Lega e Fratelli d’Italia, hanno votato contro il documento: «Ora – chiude Bakkali – spieghino ai ravennati il perché di questa scelta immotivata, visto che finora hanno assicurato che la Zls sarebbe stata istituita al più presto».

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