X
    Categoria: cultura

«Insuperabile narratore di storie» A Matthew Bourne il Premio Ravenna Festival

Con Cristina Mazzavillani Muti in municipio la cerimonia di consegna del riconoscimento che riproduce la fontana Ardea Purpurea

C’era l’atmosfera allegra e festosa degli incontri fra amici nella sala del consiglio comunale che ha ospitato oggi, venerdì 3 luglio, la consegna del Premio Ravenna Festival 2015 al regista e coreografo Matthew Bourne. Negli anni il riconoscimento è stato conferito ad autorevoli personalità delle diverse discipline della cultura e dell’arte come Tonino Guerra, Ennio Morricone, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovich, Pierre Boulez e Gerard Depardieu.

Madrina della cerimonia odierna è stata la direttrice del Festival, Cristina Mazzavillani Muti, che ha fatto sedere il coreografo inglese proprio al centro della sala, davanti ai leoni simbolo della nostra città, e gli ha dedicato parole di profonda stima e affetto: «Siamo orgogliosi che Matthew Bourne, un artista straordinario, ironico e raffinato, abbia per così dire adottato Ravenna, scegliendo di instaurare un lungo rapporto di collaborazione e amicizia col nostro Festival».

The Car Man, l’originale rilettura del capolavoro di Bizet che ha debuttato giovedì 2 luglio al teatro Alighieri, è infatti il quinto spettacolo che Bourne porta a Ravenna, dopo i successi di Swan Lake, Dorian Gray, Cinderella e Sleeping Beauty. Le motivazioni del premio, lette da Cristina Mazzavillani Muti, riguardano le sue doti di «insuperabile narratore di storie capace come pochi altri oggi di far vibrare tutte le corde del nostro animo, portandolo, grazie ad un umorismo inevitabilmente british, dal riso alla commozione, sempre all’insegna di un’arte tanto raffinata e ricca di riferimenti culturali e immaginifici quanto comunicativa e trascinante».

Il regista si è detto commosso e onorato da questo riconoscimento, che è stato per lui una sorpresa, e felice di trovarsi ancora una volta nella nostra città. Ha poi ringraziato gli amici e colleghi che organizzano il Festival, in particolare Cristina Mazzavillani Muti, assicurando la continuazione della storia d’amore fra la sua compagnia, l’acclamata New Adventures, e il pubblico ravennate anche per gli anni a venire.

È stato amore a prima vista fra il pubblico ravennate e il coreografo che dal 2007, con l’ormai leggendario Swan Lake, fino ad oggi «non ha mai smesso di deliziare, stupire, far sognare ed anche un po’ sanamente provocare» gli spettatori di Ravenna Festival. «La nostra città – conclude la direttrice – è onorata e orgogliosa di essere diventata, con il suo teatro Alighieri, la casa italiana di questo grande artista. Lo accoglieremo sempre a braccia aperte, riconoscenti per i momenti di felicità e di autentico godimento che ci ha saputo regalare».

Il premio consegnato a Bourne è una riproduzione della fontana Ardea Purpurea di Piazza della Resistenza, realizzata dal mosaicista ravennate Marco Bravura che, presente alla cerimonia, ha spiegato al coreografo britannico il significato dell’opera: le due ali dorate simboleggiano dei “ponti” di fratellanza che legano Ravenna alle città e agli artisti stranieri che partecipano al Festival, un intreccio di luoghi e culture in nome dell’arte.