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    Categoria: cultura

“Una giornata particolare” Scola secondo Giulio Scarpati e Valeria Solarino

Al teatro Alighieri dal 25 al 28 febbraio

A un mese dalla scomparsa di Ettore Scola sarà alla Stagione di Prosa del teatro AlighieriUna giornata particolare dal 25 al 28 febbraio (da giovedì a sabato alle 21 e domenica alle 15.30). Il testo che il grande maestro del cinema italiano scrisse assieme a Ruggero Maccari torna in scena nell’interpretazione di Giulio Scarpati, attore di teatro e cinema salirà nuovamente sul palco dell’Alighieri dopo il grande successo avuto nel 2014 con Oscura immensità di Alessandro Gassmann. Accanto a lui Valeria Solarino che ha lavorato a teatro con lo Stabile di Torino e al cinema con registi come Michele Placido e Giovanni Veronesi.
Una giornata particolare, diretto da Nora Venturini, nasce in realtà come testo teatrale. Nel 1977 Ettore Scola ne realizzò uno dei suoi film più amati dal pubblico con l’indimenticabile interpretazione di Sophia Loren e Marcello Mastroianni. La vicenda riassume la vita di due persone: Antonietta, madre di sei figli, sposata ad un impiegato statale fervente fascista e Gabriele, un radiocronista che si sente un fallito. I due si conoscono nella giornata del 6 maggio 1938, data della storica visita di Adolf Hitler a Roma. Antonietta è rapita dal fascino discreto di Gabriele e, inconsapevolmente, tenta di conquistarlo sul terrazzo tentando di cogliere un’occasione per fuggire dall’esistenza grama e succube, retaggio della cultura fascista. «Abbiamo deciso di mettere in scena Una giornata particolare, – spiega la regista Nora Venturini – superando timori e scrupoli verso il capolavoro cinematografico originale, perché a ben guardarla la sceneggiatura di Scola e Maccari nasconde una drammaturgia perfetta. Un ambiente chiuso, due grandi protagonisti, due storie umane che si incontrano in uno spazio comune in cui sono “obbligati” a restare, prigionieri. Fuori il mondo, la Storia, di cui ci arriva l’eco dalla radio. Un grande evento che fa da sfondo a due piccole storie personali, in una giornata che sarà particolare per tutti: per Gabriele, per Antonietta, per la sua famiglia che si reca alla parata, per gli Italiani che festeggiano l’incontro tra Mussolini e Hitler, senza sapere quanto fatale sarà per i destini del Paese. Unità di tempo, unità di luogo. E due personaggi che, grazie al loro incontro, cambiano, si trasformano sotto i nostri occhi, scoprono una parte nuova di sé stessi, modificano il loro sguardo sulla realtà che li circonda. Antonietta, asservita ai figli e al marito, grazie a Gabriele mette in discussione le sue certezze sul regime, inizia a dubitare sulle verità propagandate dal fascismo, acquista maggiore rispetto di sé stessa, assapora un modo diverso di stare con un uomo. Gabriele, omosessuale licenziato dalla Radio e in procinto di essere spedito al confino, costretto tutta la vita a fingere e a nascondersi, con Antonietta finalmente si sente libero, esce allo scoperto, per la prima volta si sente accettato, apprezzato e amato per quello che è. Ignorante e sottomessa lei, colto e raffinato lui, apparentemente diversissimi, si sentono, si annusano, si riconoscono. Sono due umiliati, due calpestati, sono due ultimi. Nel giorno del ballo, sono le due Cenerentole rimaste a casa. E la loro storia è la storia, purtroppo sempre attuale, di coloro che non hanno voce, spazio, rispetto, e sui destini dei quali cammina con passo marziale la Storia con la S maiuscola».
Sabato 27 febbraio alle 17.30 alla Sala Corelli del Teatro Alighieri la compagnia incontrerà il pubblico dialogando con la giornalista Anna De Lutiis.