Da alcuni mesi Giuliani è in pensione e continua senza retribuzione
Il successore dovrà favorire l’integrazione con l’Oriani
Non sarà l’unica novità per la Classense, il cui nuovo direttore dovrà in primo luogo – a detta del sindaco – lavorare per una maggiore apertura e relazione fra tutte le istituzioni bibliotecarie, fra Classense stessa e le sue sedi decentrate, oltre che per una forte integrazione con l’altra biblioteca della città, l’Oriani. Una collaborazione che dovrà sgravare di costi la fondazione Oriani – istituita nel 2003 da Comune, Provincia, Fondazione Cassa di Risparmio e Del Monte –, che come noto è oggi in difficoltà economiche, ma alle cui sorti, par di capire, dovrà interessarsi in particolare il ministero. «Essendo la seconda biblioteca italiana di storia contemporanea lo Stato deve essere per forza interessato, anche perché se la fondazione non dovesse essere più sostenibile (nel tempo sono venuti a mancare in particolare i finanziamenti della Provincia, ndr) tornerebbe a carico dello Stato stesso», assicura il Primo cittadino.
Per quanto riguarda invece la riorganizzazione vera e propria, De Pascale non esclude che l’istituzione creata nel 2002 per la gestione della Classense possa essere superata (così come accaduto per quella dell’Istruzione e infanzia) per far tornare la biblioteca nell’ambito del Comune di Ravenna, ma è ancora in corso una valutazione tra i pro e i contro dell’operazione. Di certo tra gli obiettivi del nuovo sindaco c’è invece quello di non disperdere il valore della rete informatica bibliotecaria più avanzata d’Italia, quella romagnola, in capo alle tre Province da trent’anni. «Se vogliamo mantenere lo stesso livello anche con il superamento delle Province è necessario lavorare in squadra, pensare ad alcuni poli di aggregazione molto forti. Vogliamo costruire un hub ravennate con la Classense che potrebbe già ora prendere il posto della Provincia come capofila, cercando di eliminare alcune inefficienze come quelle legate agli acquisti di libri, grazie a una maggiore coordinazione con Bassa Romagna, Faenza e Cervia».