Dal 4 marzo al 3 giugno 150 opere provenienti dalla Collezione Giuseppe e Gabriella Ferrero
La Manifattura Lenci nacque su iniziativa di Enrico Scavini e della moglie Elena König Scavini nel 1919 per produrre bambole e “giocattoli in genere, mobili, arredi e corredi per bambino”, ma anche un particolare tessuto per arredi, arazzi, bambole conosciuto, appunto, come “pannolenci”.
Le sculture ceramiche di Lenci traevano ispirazione dalle contemporanee riviste di moda, tra scene di costume e figure di giovani donne accattivanti e maliziose, raccontando il gusto di un’epoca e di una società. Donne sportive, attrici, ma anche scene galanti, balli di coppia, temi rurali e mitologici, favole, grotteschi e buffi bambini, nudi femminili al limite del lezioso e donne giocosamente provocanti, accanto a Madonne con Bambino, delicate e rassicuranti, sono il repertorio visivo di una collettività in bilico tra le alterne vicende storiche del Ventennio, status symbol immancabili nei salotti della borghesia italiana. Allo stesso tempo Lenci è stata un’importante realtà industriale ed economica e una straordinaria avventura artistica capace di guardare ad esempi europei, come le Wiener Werkstätte di Vienna e le porcellane tedesche e danesi, e di competere a livello internazionale con le maggiori manifatture ceramiche.
La mostra è realizzata grazie al contributo della Regione Emilia Romagna, con il patrocinio del Comune di Faenza.
Visite guidate gratuite (incluse nel prezzo del biglietto) ogni domenica alle 10.30 a partire dall’11 marzo.
Il catalogo è edito da Silvana editoriale in italiano e in inglese.