Dal 20 dicembre al 6 gennaio, da Muti a Capossela, dal Teatro delle Albe a Neri Marcorè
Un’occasione per ripercorrere il cammino del Festival, dal concerto inaugurale di giugno sotto le stelle della Rocca Brancaleone, che ha visto Riccardo Muti e l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini riportare in scena la musica dal vivo con la maestosa Sinfonia “Jupiter” di Mozart, fino ai concerti di novembre al Teatro Alighieri.
E ancora: Valery Gergiev, Iván Fischer, Beatrice Rana, Accademia Bizantina, Anna Prohaska, Rosa Feola, Mario Brunello, Giovanni Sollima; il teatro con le compagnie del territorio – Fanny & Alexander, Teatro delle Albe, Menoventi; i recital pianistici, la musica antica e la musica sacra, ma anche Neri Marcorè e Vinicio Capossela e gli appuntamenti di musica e voci contemporanee a Cervia; senza dimenticare le étoiles della danza.
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Sono oltre 45 mila i collegamenti registrati quest’estate dal sito ravennafestival.live, provenienti da oltre 143 Paesi. Italia in testa, naturalmente, seguita da Giappone, USA e Regno Unito, ma anche India e Brasile, Australia e Russia, fino a Yemen, Sudan, Uzbekistan – una mappa, senza confini, d’amore per la musica e le arti.
La Direzione di Ravenna Festival è già da tempo all’opera sull’edizione 2021. In attesa che sia possibile annunciarla al pubblico, il grande orizzonte tematico è già fissato: si tratta, naturalmente, di Dante, che nel settimo centenario della sua morte a Ravenna sarà il punto di partenza e di arrivo di «un programma accuratamente studiato».