Il nuovo singolo della ravennate Morello con l’icona Skin: «Contro il patriarcato»

Prestigiosa collaborazione internazionale in vista dell’uscita del quarto album del suo progetto R.Y.F.

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Francesca Morello in una foto di Simona Diacci “Trinity” per l’uscita del nuovo album di R.Y.F.

È uscito oggi (15 marzo) su tutte le piattaforme digitali “Can I Can U” il nuovo singolo di R.Y.F. – progetto della cantautrice ormai ravennate d’adozione Francesca Morello – con ospite Skin, cantante degli Skunk Anansie e sorta di icona del rock mondiale (e negli anni scorsi anche giudice di X Factor Italia…). Si tratta di un pezzo “electro-dance-house” con chitarre alt-rock, dove «gli ideali di sovversione queer e femminista – si legge nella cartella stampa -, contro omofobia, transfobia e patriarcato, deflagrano in un ritornello che è un vero e proprio inno da mandare a memoria e cantare a squarciagola: Can I? Can U / Be outrageously queer and stand here without any fear?».

Skin“Can I Can U” è nato in collaborazione con la stessa Skin che, dopo aver scritto le sue parti, le ha interpretate con la sua voce inconfondibile per generazioni di appassionati di musica.

«La canzone – dichiara Francesca Morello, in arte R.Y.F. – è nata in risposta ai pregiudizi, alla paura e all’odio che ultimamente si avvertono nell’aria, alla chiusura mentale, alle imposizioni e alla mancanza di dialogo. Ancora una volta, ho sentito l’esigenza di scrivere una canzone che celebrasse l’amore, quello universale con la A maiuscola. Mi sto riferendo all’amore senza vincoli né gerarchie, senza limiti di tempo e spazio, l’amore della condivisione, quello romantico e quello dell’amicizia, con la volontà di difendere le visioni diverse e minoritarie, oltre ovviamente alla mia famiglia e comunità queer. Troppo spesso veniamo trattati e trattate come se incarnassimo una malattia da debellare, in grado di infettare il mondo. Se è così, mi metto in prima linea per spargere la nostra festosa e favolosa malattia contro l’eteropatriarcato e i fanatismi religiosi o politici».

«L’idea che Skin potesse, insieme a me, dare voce a questo messaggio – continua Morello – mi ha folgorato fin dall’inizio della composizione della canzone. Volevo che fosse un pezzo dance, ma con delle chitarre toste, per conferire comunque sia una pennellata di alt-rock, con un messaggio diretto ma gioioso, in linea con il nostro impegno e attivismo. Con questa collaborazione si è realizzato uno dei miei sogni. La nostra amicizia e stima reciproca (Morello nel 2022 è stata chiamata ad aprire i concerti degli Skunk Anansie, ndr) hanno fatto in modo che avvenisse questa magia. Nel mio cuore, resteranno indelebili gli scambi di idee via messaggio mentre davamo vita a “Can I Can U”».

Il singolo anticipa l’uscita del nuovo album Deep Dark Blue, in uscita in cd, vinile e digitale il 5 aprile per Bronson Recordings (l’etichetta dell’ormai storico club Bronson di Madonna dell’Albero) con distribuzione mondiale Cargo Uk/Virgin Ita e ospiti – oltre Skin – anche la poetessa e musicista americana Moor Mother e Alos (nome d’arte della ravennate Stefania Pedretti, già in OvO e Allun).

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