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    Categoria: economia

Da cliente a proprietaria: la storica Duna degli Orsi passa di mano

La nuova titolare del bagno che ha segnato gli anni d’oro dell’happy hour a Marina è la ravennate Barbara Pironi

Quando correvano i tempi d’oro della Duna degli Orsi era davanti al bancone tra il popolo dell’happy hour con il mojito in mano, qualche anno dopo si ritroverà dall’altra parte della barricata. Da cliente a proprietaria del celebre bagno a Marina di Ravenna tra i pionieri del divertimento in spiaggia. La parabola della 44enne ravennate Barbara Pironi si completerà all’inizio di giugno quando lo stabilimento aprirà a pieno regime: «Stiamo lavorando al massimo per fare tutto prima possibile, per l’inizio del mese dovremmo essere operativi al cento percento». Cosa aspettarsi per il resto dell’estate è ancora presto: «Abbiamo tante idee, molte da definire nei dettagli, non è ancora tempo per svelare nulla».

La nuova gestione – con Barbara ci saranno le figlie Federica di 21 anni e Alessandra di 18 – segna anche la fine della guida di Manuela Francesconi e Roberto Tondini. Dopo quasi vent’anni di Duna i due hanno deciso di lasciare il timone. Dopo le firme sul preliminare mancano solo gli ultimi dettagli ma il lieto fine appare ormai prossimo: «Ho conosciuto Manuela personalmente solo quando è iniziata la trattativa e ci siamo piaciute subito. È una nuova avventura, del tutto nuova per me ma è sempre stata una cosa che mi attraeva». Finora Barbara infatti ha lavorato come impiegata: «Una bel cambiamento, me ne rendo conto. Ma sono fiduciosa. E possiamo sperare che il clima sia favorevole».

La Duna è arrivata addirittura a essere tra le pochissime italiane presenti tra le cento spiagge da vedere nella vita dell’omonimo libro edito da Rizzoli qualche anno fa. Il luogo dove è nato, l’happy hour, il simbolo di quel modello Marina esportato poi su altri lidi. Un bagno che era in grado di fare turismo da solo. Qualcuno poi lo etichetterà come di serie B, ma era pur sempre una forma di turismo. Poi arrivò il 25 aprile del 2009, le migliaia di ragazzi e decine di pullman carichi anche di alcol, in particolare dall’Emilia, il caos, le polemiche, le sanzioni, le ordinanze antisballo del sindaco, le querele, il braccio di ferro tra Duna e Palazzo Merlato. Preistoria del modello Marina.

Cosa sarà la nuova Duna ancora non è dato sapere: «Posso dire che su alcuni aspetti seguiremo il solco tracciato da chi ci ha preceduto con yoga, l’attenzione al biologico, la cucina tradizionale, gli spazi per gli animali. Per il resto ogni altro progetto è in fase di discussione». Un paio di anni fa, in un’intervista, Francesconi disse che la Duna era invendibile. Non più, a quanto pare. Ma nessun dettaglio economico: «Sono cose private», sorride Barbara mentre torna al lavoro nel bagno.