Gli attivisti della Ong ambientalista in azione al largo di Marina
«È una delle più inquinanti tra quelle di cui abbiamo avuto i dati»
Facendo istanza pubblica di accesso agli atti, gli attivisti avevano infatti dal ministero dell’Ambiente i piani di monitoraggio di 34 piattaforme ma secondo il censimento del Mise stesso gli impianti operanti nei mari italiani sono 135: «Cosa ne è delle oltre 100 piattaforme e strutture assimilabili mancanti?».
Greenpeace sostiene che dall’analisi dei dati emerge che nell’area marina intorno alle piattaforme sono presenti inquinanti in concentrazioni che spesso eccedono i valori limiti previsti dalle norme. E citano il caso Agostino B: «In funzione da 45 anni, oggi produce circa un quindicesimo di quanto produceva nel 1980, eppure le concentrazioni di metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici registrate nei sedimenti che la circondato hanno superato i valori degli Standard di Qualità Ambientale (identificati dal DM 56/2009) per ben 11 inquinanti nel 2011 e per 12 inquinanti sia nel 2012 che nel 2013».