Task force contro il caporalato: scoperti in sette a raccogliere uva in nero

Denunciate tre persone tra cui il titolare di un’azienda agricola che
utilizzava manodopera extracomunitaria senza permessi di soggiorno

In pochi giorni sono state controllate undici aziende agricole impegnate nella racolta dell’uva in tutta la provincia di Ravenna riscontrando irregolarità in quattro di queste. Su 91 lavoratori controllati, invece, sette quelli irregolari e sei totalmente in nero. È il frutto di una vera e propria task force messa in campo contro il caporalato dal 29 settembre al 5 ottobre da carabinieri, forestale e ispettorato del lavoro e che ha portato anche alla denuncia di tre persone. Si tratta di un 32enne senegalese di Lido delle Nazioni che ha fornito false generalità durante il controllo, di un 28enne albanese di Castel Bolognese trovato senza permesso di soggiorno e di un 54enne imolese, amministratore unico di un’azienda agricola di Mordano ritenuto responsabile di impiego di manodopera extracomunitaria senza permesso di soggiorno.

Complessivamente sono state elevate sanzioni e partite procedure per recuperi contributivi per un valore totale di quasi 11mila euro.

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