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    Categoria: economia

La spesa come atto politico: «Compriamo bio e diventiamo amici dei produttori»

Da dodici anni a Ravenna il Gruppo d’acquisto solidale: «Una volta al mese ci incontriamo per distribuire gli acquisti»

La spesa è anche un atto politico. Falce e martello hanno lasciato posto a falce e carrello. Quando si compra un alimento si finanzia una azienda. Scegliere chi finanziare è un atto fortemente politico, lo sa bene chi si batte per un mercato più etico. Da dodici anni Gras Ravenna è lo storico Gruppo d’Acquisto Solidale, affiancato dal 2010 dal gruppo Ragas. «Siamo orgogliosi di definirci una associazione politica – spiega Gabriele Abrotini di Gras –. Le nostre regole sono le seguenti: il produttore deve essere il più possibile vicino a noi, possibilmente a “km 0”. Ogni tanto trasgrediamo: finché non riusciremo a coltivare arance a Classe ci accontentiamo di prenderle in Sicilia, ma per i prodotti locali cerchiamo di far inquinare il meno possibile con la movimentazione della merce. I prodotti devono essere biologici, perché crediamo che il biologico sia la forma di coltivazione più rispettosa dell’ambiente e della nostra salute. A volte i nostri produttori non sono certificati Bio anche se i loro prodotti in effetti lo sono. Le aziende da cui ci forniamo sono equo-solidali, ossia rispettose del lavoro delle persone, garante dei diritti e della dignità dei lavoratori. Il packaging dei prodotti non ci interessa, lo vogliamo ridurre al minimo per ridurre anche i rifiuti. Cerchiamo di acquistare prodotti sfusi o in contenitori riutilizzabili. Preferiamo acquistare da piccole realtà artigianali piuttosto che da grandi aziende. Salvo l’insorgere di grosse difficoltà, cerchiamo di essere fedeli ai produttori che abbiamo scelto in modo da consentirgli di poter contare sulle nostre entrate economiche nella pianificazione del lavoro. Devono esserci meno passaggi possibili tra produttore e consumatore. Quasi sempre acquistiamo direttamente dal produttore, e lo conosciamo personalmente. E lui conosce noi. L’acquisto di gruppo ha senso solo se chi acquista è disposto a partecipare in prima persona alla vita del gruppo e a farsi carico di alcuni incarichi. Tutte le decisioni vengono prese collettivamente durante le assemblee. Il Gras ha un ulteriore principio: il Vegetarianesimo. Non è ammesso l’acquisto di carne e pesce, mentre sono ammessi latticini e uova».

Il Gras ha 150 iscritti e funziona attraverso il sito www.gasravenna.it. Iscrivendosi alla mailing list si può sapere quali prodotti il gruppo acquisterà e fare ordini. Sono i prodotti più vari: dalla farina al vino, dai detersivi agli agrumi. Una volta al mese il gruppo si incontra a casa di uno degli associati per distribuire gli acquisti. Una volta la sede era il Centro Sociale Spartaco, dove si teneva anche il mercatino solidale, ma da quando il mercato dei produttori biologici si è spostato in piazza San Francesco il gruppo ha preferito darsi appuntamento in abitazioni private.

Si risparmia acquistando in gruppo? «Non è quello l’obbiettivo principale – spiega Abrotini –. Però ovviamente saltando la distribuzione si risparmia rispetto a prodotti analoghi, ossia biologici e di qualità. Quello che amiamo di questo gruppo d’acquisto è che si diventa amici dei produttori, li conosciamo per nome e andiamo da loro a prendere quello che producono. Come si faceva al tempo dei nostri nonni, prima che i supermercati rendessero la spesa un consumo anonimo».