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Il sindaco assicura: «Eni si impegna a chiudere Angela Angelina prima del 2027»

De Pascale annuncia il contenuto di una lettera firmata dall’amministratore delegato del Cane a Sei Zampe: «È troppo sotto costa»

«Eni si impegna ad attivarsi concretamente, di concerto con il ministero dell’Economia che ha un ruolo fondamentale nella vicenda, per chiudere prima possibile, e quindi in anticipo rispetto alla scadenza della concessione in essere (2027), la piattaforma estrattiva Angela Angelina perché non sostenibile da un punto di vista ambientale». Lo afferma il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, annunciando di aver ricevuto una lettera dell’amministratore delegato di Eni, l’ingegnere Claudio Descalzi, in risposta alla sua richiesta.

La questione Angela Angelina si trascina da tempo: la sua vicinanza alla costa è il fulcro delle richieste arrivate da più parti, soprattutto dal mondo ambientalista, per la cessazione delle attività estrattive prima dei termini di concessione. Sullo sfondo di tutto il delicato tema della subsidenza e anche il primo cittadino lascia intendere un possibile rischio: «È acclarato che il resto delle piattaforme presenti in Adriatico per quanto riguarda il nostro territorio non ha interazioni con i fenomeni di subsidenza a terra, mentre Angela Angelina è eccessivamente vicina alla costa e ad un luogo di altissimo pregio ambientale».

Per la precisione stiamo parlando della piattaforma più vicina alla costa tra le 47 attive in Emilia-Romagna per l’estrazione di gas entro le 12 miglia: opera a soli due chilometri dalle spiagge di Lido di Dante che, secondo i dati raccolti anche da Arpa, si è abbassato di 19 millimetri all’anno dal 1999 al 2015.

De Pascale però vuole fare i conti anche con la realtà del panorama energetico: «Bisogna considerare che la transizione energetica dalle fonti fossili alle rinnovabili si basa principalmente sull’impiego di gas naturale e che una riduzione di produzione di gas naturale in Italia coinciderebbe attualmente con un aumento delle importazioni, con tutte le conseguenze negative che ciò comporterebbe. L’impiego di gas naturale e gli investimenti sulle rinnovabili devono andare avanti parallelamente, perché nel medio periodo il mix energetico è fondamentale».

Per finire il sindaco rivendica una coerenza con la posizione assunta in campagna elettorale: «Siamo favorevoli agli investimenti sul nostro territorio, di Eni e di qualsiasi altro soggetto, che abbiano le caratteristiche di aumentare l’occupazione, la competitività e l’innovazione. Al contempo stiamo lavorando in modo serio e rigoroso, costantemente, affinché le attività produttive riducano il loro impatto ambientale e laddove ci sono oggi impianti impattanti, presenti in zone sensibili, si faccia di tutto per dismetterli o delocalizzarli in aree più idonee. La nostra è una linea coerente con la ricerca del migliore equilibrio possibile tra il necessario sviluppo della nostra economia e del nostro tessuto sociale e occupazionale e le doverose esigenze di tutela del nostro prezioso patrimonio naturale».