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    Categoria: economia

Per l’Autorità regionale di Bacino tutto il comune di Ravenna è a rischio alluvione

L’architetto ex assessore: «Così aumentano i costi di progettazione, mi sembra uno scaricabarile sui privati: deve essere l’ente preposto al controllo ad evitare che ci siano danni naturali»

Una foto dell’alluvione a Lido di Savio

Il comune di Ravenna lo scorso anno è stato oggetto di una variante del Piano di Bacino da parte dell’autorità regionale che ha reso l’intero territorio potenzialmente a rischio alluvione. A segnalarlo è Guido Guerrieri, architetto, ex assessore comunale all’Ambiente e ora presidente di Insieme per Cambiare (associazione e lista civica nella coalizione di centrosinistra alle elezioni del 2016).

Guerrieri spiega che tale decisione ha dei costi non indifferenti per la popolazione che debba ristrutturare o costruire casa: «Il progettista – spiega Guerrieri – ha così l’obbligo di montare delle paratie in tutto il territorio comunale. Se devo dirla brutalmente, mi pare uno scaricabarile sui privati». Certo, inserendo l’intero territorio sotto il rischio di allagamento – specie dopo i recenti avvenimenti che si sono verificati soprattutto nella bassa – l’Autorità di Bacino adotta una misura precauzionale. Forse anche troppo, sostiene Guerrieri: «Mi spiego con un esempio: sarebbe come se l’assessorato all’Ambiente del Comune pretendesse che i proprietari che abitano vicino agli alberi in strada prendessero misure per evitare danni in caso di crollo di un pino sul tetto. Voglio dire che deve essere l’ente preposto al controllo ad evitare che ci siano danni naturali. Se l’argine dei Fiumi Uniti è inadeguato, ad esempio, si possono prendere provvedimenti. Così invece si riversa tutto sui cittadini».

Per l’architetto Comune e Autorità devono dialogare per capire quali misure precauzionali prendere e, una volta adottate, far sì che quei cittadini che rimangono a rischio alluvione nonostante queste opere proteggano la loro abitazione.