Turismo: in ottobre a Ravenna pernottamenti in calo, ma sono arrivati più stranieri

La provincia si conferma seconda in regione per quanto riguarda le presenze, oltre 6,5 milioni in questi primi dieci mesi

TuristiIn termini percentuali ottobre per il comune di Ravenna è il mese con la peggiore performance in quanto a pernottamenti in questo 2017 che si chiuderà comunque con il segno più per quanto riguarda i flussi turistici, secondo i dati Istat. Sono stati infatti circa l’8 percento in meno rispetto allo stesso mese del 2016 (dopo l’exploit di giugno, nei mesi successivi il segno è sempre stato negativo), a fronte di un calo (-3,1 percento) anche negli arrivi (ossia il numero di turisti che si presentano nelle strutture ricettive, quasi 25mila in questo caso, con un aumento però del 6,8 percento di quelli stranieri, 7.500 in tutto). A pesare sono in particolare i dati negativi del comparto mare, dove i pernottamenti sono calati in ottobre di quasi il 20 percento mentre sono più contenute le “perdite” della città d’arte (attorno al 2 percento).

Complessivamente i primi dieci mesi dell’anno si chiudono comunque per il comune di Ravenna con quasi 600mila arrivi e 2,7 milioni di pernottamenti, in crescita rispettivamente del 5,8 e del 3,7 percento rispetto al 2016. A “comandare” in provincia è però ancora Cervia, che in ottobre perde pernottamenti rispetto all’anno precedente (il 9 percento), ma chiude i primi dieci mesi comunque oltre 3,5 milioni (in crescita del 3,5 percento) a fronte di 760mila arrivi (in crescita invece anche in ottobre, a differenza di Ravenna), circa il 9 percento in più rispetto allo stesso periodo del 2016.

Terzo comune della provincia in quanto a flussi turistici è Faenza, che chiude il mese di ottobre con il segno più, arrivando a sfiorare complessivamente i 50mila arrivi (+9 percento rispetto a fine ottobre 2016) e superando le 121mila presenze (+6 percento). A seguire, come numero di pernottamenti, c’è poi un po’ a sorpresa (grazie in particolare al rilancio delle terme) Riolo Terme con oltre 57mila presenze, in crescita del 12 percento rispetto al 2016 (nonostante ottobre si sia chiuso con il 13percento in meno), a fronte di un numero di arrivi di poche centinaia inferiore di Brisighella (che chiude i primi dieci mesi dell’anno a quota 15.758, in crescita del 21,2 percento), che invece può contare su oltre ventimila pernottamenti in meno, circa 34mila (comunque in crescita del 15 percento).

Oltre 47mila (+7,2 percento), infine, le presenze di Lugo, ultimo comune “pesante” della provincia (molto più staccati, seppur in crescita, Russi con quasi 5mila arrivi e oltre 10mila presenze, e Bagnacavallo, con oltre 3mila arrivi e quasi 10mila presenze) che si attesta dopo dieci mesi oltre i 23mila arrivi turistici (in crescita dell’11 percento).

Complessivamente la provincia di Ravenna chiude il mese di ottobre in leggero calo (solo rispetto allo stesso mese del 2016) ma complessivamente con numeri molto positivi al termine dei primi dieci mesi dell’anno: quasi un milione e mezzo di arrivi (+8,2 percento) e oltre sei milioni e mezzo di presenze (+3,9 percento), con stranieri in aumento più deciso rispetto agli italiani. Allargando l’orizzonte all’intera Emilia-Romagna, la provincia di Ravenna resta la terza in regione in quanto ad arrivi (dietro ai quasi 3,5 milioni di Rimini e agli 1,8 di Bologna) e seconda se si considerano i pernottamenti (comanda Rimini con oltre 15, 5 milioni; in terza posizione Forlì-Cesena supera Bologna con oltre 5 milioni rispetto a 3,7).

 

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