Faenza è la stazione con più pendolari e studenti: tremila in partenza ogni giorno

I dati dei movimenti dal lunedì al venerdì raccolti dalla Regione Emilia-Romagna. Se si contano salite e discese totali la più frequentata è Ravenna con 1,9 milioni di passeggeri all’anno

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La stazione ferroviaria di Cervia

Dalla stazione di Ravenna salgono in treno 2.885 passeggeri al giorno. Un dato che mette lo scalo ravennate all’ultimo posto tra i capoluoghi di provincia dell’Emilia-Romagna, relegandola in sostanza al ruolo di stazione secondaria. Essere fuori dalla direttrice Piacenza-Rimini penalizza non poco, tanto che – stando ai numeri – il vero nodo ferroviario della provincia per le partenze sembra essere Faenza, dove i passeggeri giornalieri saliti sono 3.262. Allungando lo sguardo fuori provincia, anche un’altra vicina città che non è capoluogo di provincia come Imola fa meglio, seppur di poco, di Ravenna con 2.894 passeggeri.

I dati emergono da un’analisi presentata dalla Regione Emilia-Romagna a fine aprile che attraverso una rilevazione a campione ha stimato i numeri per un giorno medio feriale del 2017. In provincia (in totale 29 le stazioni in cui fanno tappa i convogli) non supera il migliaio di passeggeri Lugo (988) e anche Cervia, in estate molto sostenuta da Trenitalia, conta alla fine solo 418 passeggeri giornalieri.

Le cose cambiano se si parla di frequentazione e cioè sommando partenze e arrivi. Qui i dati arrivano da Trenitalia e sono su base annua: 1,9 milioni a Ravenna, 1,8 milioni a Faenza, 925mila a Castel Bolognese.

Se si torna sui dati raccolti dalla Regione, emerge che il 99,4 percento dei passeggeri a Ravenna sale su un treno regionale (non molte le alternative con le linee Frecciarossa che hanno optato per altri lidi). Tra i capoluoghi di provincia è ancora una volta quello con la percentuale più alta (la media regionale è del 78,7 percento) e di nuovo Faenza fa meglio del capoluogo, fermandosi al 90,6 percento. A Ravenna la maggior parte delle persone sale sul treno per dirigersi verso Bologna che attira 733 passeggeri al giorno. Al secondo posto tra le mete di destinazione c’è Cervia (420), seguita da Rimini (350) e Lugo (214).

Comune invece a tutte le stazioni è la distribuzione degli orari, facilmente ipotizzabili: la stazione è molto trafficata alle 7, poi tra le 13 alle 14 (quando finiscono le lezioni a scuola) e torna ad essere luogo di passaggio alle 17, con i pendolari che terminano la giornata lavorativa.

Se Ravenna è ai minimi per quanto riguarda il numero assoluto di partenti, diverso è il discorso se si analizza la media di passeggeri per treno. In questo caso è terza in Regione dopo Bologna (che ovviamente gioca su tutte le statistiche dello studio un campionato a sé) e Parma. In media salgono 61,4 passeggeri per treno. A Lugo la media è di 25,3, a Faenza di 37,1, a Cervia di 16,1.

Questi i freddi numeri ai quali Trenitalia ha aggiunto un’indagine sulla mobilità con brevi interviste campionarie realizzate a terra e rivolte ai passeggeri in attesa. La maggior parte degli intervistati (il dato è però regionale) ha dichiarato di essere uno studente, a seguire il 21 percento di impiegati. Per quanto riguarda la logistica, un terzo dei passeggeri giunge in stazione a piedi e un quarto sceglie l’auto. Scesi dal treno, è ancora la passeggiata la modalità scelta dalla maggior parte delle persone (45 percento) per arrivare a destinazione mentre il 24 percento sale su un mezzo pubblico. Meno utilizzata di quanto si potrebbe pensare è la bicicletta: arriva pedalando in stazione solo il 4,9 percento degli intervistati. Il 3,7 percento sceglie invece la bicicletta una volta sceso dal treno.

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