I rappresentanti dei lavoratori: «La posizione aziendale compromette l’attuale sistema di relazioni sindacali»
I sindacati affermano che la posizione aziendale compromette l’attuale sistema di relazioni sindacali, e le incertezze economiche pregiudicano non solo la soluzione della problematica del venduto a bordo per il 2017, ma anche gli obiettivi dell’accordo sottoscritto lo scorso 8 maggio per il premio di risultato 2018-2019-2020 mettendo di fatto a rischio le aspettative salariali delle lavoratrici e dei lavoratori di Start Romagna, a cui si aggiunge l’incertezza delle assunzioni di nuovi operatori di esercizio utili alla garanzia dei servizi.
«Come organizzazioni sindacali non possiamo che condannare questo atteggiamento del Presidente, mai presente alle trattative sindacali, e di tutto il Cda. Pertanto a loro va la responsabilità di eventuali disagi che ingiustamente i cittadini di Ravenna, Rimini, Forlì e Cesena subiranno nei prossimi giorni. Le organizzazioni sindacali hanno deciso unitariamente, per contrastare la decisione aziendale, di attivare da subito azioni concrete per la soluzione di questa vertenza. Inoltre, tenuto conto delle incertezze per il futuro di Start e del Tpl della Romagna in attesa delle gare di appalto o di altro tipo di affidamento dei servizi, ci attiveremo con iniziative nei confronti degli enti proprietari e dell’agenzia Amr per pretendere la clausola sociale di salvaguardia per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori di tutta Start Romagna».