Mercatone Uno di nuovo verso il concordato: «Scelta utile per tutelare l’azienda»

Shernon Holding ha acquisito la società il 9 agosto scorso: «Ci sono tensioni finanziarie ma l’obiettivo è la continuità aziendale». A Russi lavorano 45 persone

Mercatone Uno Restyling Per Il Punto Vendita Di Russi

Mercatone Uno chiederà di nuovo il concordato. Ad annunciarlo è Shernon Holding srl, la società che il 9 agosto scorso ha acquisito i 55 punti vendita – tra cui quello di Russi che conta 45 dipendenti – dopo una lunga crisi economica.  Secondo quanto scrive l’azienda, la scelta di avvalersi di questo strumento è dovuta alla necessità di «salvaguardare l’operatività e la continuità aziendale, preservando il patrimonio della società, e superare una temporanea situazione di difficoltà finanziaria. Sono infatti in corso avanzate trattative con nuovi soci ed investitori interessati all’ingresso in società. Dette trattative, pur se molto avanzate, richiedono tempistiche non conciliabili con la tensione finanziaria in essere e, pertanto, lo strumento del concordato con riserva risulta funzionale e necessario al buon esito delle stesse».

La società rassicura i lavoratori:  «Questa scelta è dunque mirata alla continuità aziendale pensando in primo luogo ai dipendenti e alle loro famiglie e volta al puntuale adempimento degli impegni assunti verso i consumatori e gli altri stakeholders, a maggior garanzia e tutela dei loro diritti, come fatto sino ad oggi. Dall’acquisizione ad oggi l’impegno di Shernon Holding è andato, infatti, nella direzione di salvaguardare gli oltre 1.800 posti di lavoro – che avrebbero avuto sorte certamente negativa se non si fosse intervenuti nel rilevare l’azienda – e tutelare i fornitori strategici. Questo stesso impegno guida le scelte anche in questa congiuntura».

L’accesso al concordato con riserva secondo quanto scrive l’azienda rappresenta il percorso più efficace per porre in sicurezza il patrimonio della società. «Dopo quasi nove mesi di attività e di due-diligence ci è chiaro che vanno rivisti dalle fondamenta tutti i principali equilibri e assetti aziendali, per riqualificare, attualizzare e rendere nuovamente e realmente competitiva una realtà che tutt’oggi rappresenta un marchio storico della Gdo italiana. – commenta Valdero Rigoni, Ceo di Shernon Holding – L’obiettivo non è uscire dal mercato, ma anzi, ripartire più forti. Affronteremo fin da subito la situazione con estrema determinazione».

La domanda prenotativa ed il successivo piano concordatario sono stati affidati all’advisor finanziario Crowe AS, con pluriennale esperienza in materia.  Ad esso si affiancano in qualità di Legal Advisor l’Avv. Nicola Muner e lo Studio Gattai Minoli Agostinelli & Partners.

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