La protesta anche con le sirene. I sindacati lamentano turni di lavoro senza riposo. «L’azienda ha ammesso le carenze di personale»
«Tante ditte lavorano a “tonnellaggio”, più coil movimenti e più fatturato si fa – si legge ancora nella nota -. La pressione sui lavoratori è altissima, spinti a aumentare ritmi di lavoro per l’interesse dell’impresa. Con Marcegaglia che chiude gli occhi di fronte a lavoratori a cui non viene garantita la pausa di lavoro, ai turni di 12 ore, a turni di lavoro senza riposo, ai magazzini stracolmi, ai dispositivi di sicurezza non dati ai lavoratori. Da tempo denunciamo problemi sulla sicurezza nello stabilimento, l’assenza dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) nelle ditte appaltatrici. Da tempo chiediamo che vengano nominati e che si costituisca il coordinamento degli RLS di sito».
Lo sciopero di due giornate (ieri e oggi) era stato proclamato anche dai sindacati confederali, Cgil, Cisl e UIl, insieme alla Rsu di Marcegaglia. Sciopero esteso per 24 ore, oggi, anche a tutti i lavoratori del porto, con le sirene dello scalo ravennate che suoneranno alle 12 in segno di protesta.
«Durante l’incontro con la direzione aziendale di Marcegaglia – si legge in una nota di Cgil, Cisl e Uil – le rappresentanze sindacali, dopo un sopralluogo nel sito della tragedia, hanno ribadito problematiche inerenti le carenze di personale, gli spazi angusti di lavoro ed impegni orari eccessivamente prolungati per i lavoratori impegnati negli appalti».