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La piscina alza i prezzi: aumenti fino al 33 percento per biglietti e abbonamenti

Dal 7 marzo nuove tariffe nell’impianto comunale. La società di gestione avrà anche un ristoro di 50mila euro dal Comune e potrà chiudere domenica e lunedì mattina

Aumenta il costo dei biglietti di ingresso alla piscina comunale di Ravenna, le variazioni vanno dal 6 al 33 percento. La decisione è uno dei provvedimenti, condivisi con le società natatorie che fanno attività all’impianto di via Falconieri, approvati dalla giunta per consentire l’equilibrio di bilancio della gestione anche di fronte all’effetto combinato della perdurante pandemia che sta provocando ancora una riduzione del numero delle presenze e quindi minori ricavi, e del “caro bollette” dovuto al considerevole aumento dei costi energetici. Per la “Gambi” la bolletta del gas del mese di dicembre è schizzata dai 15mila euro del 2020 ai 60mila euro del 2021.

I nuovi prezzi saranno in vigore dal 7 marzo. Il biglietto singolo andrà a 7 euro (variazione del 12,55 percento), il ridotto a 6 (aumento del 24 percento). Viene eliminato il ridotto serale dopo le 21.30. Aumento del 24-25 percento per gli abbonamenti a consumo (5 e 10 ingressi). Il pass mensile ora costerà 74 euro.

Oltre al ritocco dei biglietti sono previsti anche un ristoro di 50mila euro a parziale rimborso della maggiore spesa 2021 per il gas; la possibilità per il concessionario di modificare temporaneamente gli orari di apertura dell’impianto natatorio fino al 31 maggio 2022 con chiusura domenica pomeriggio e lunedì mattina, salvaguardando le manifestazioni agonistiche; la rideterminazione delle tariffe applicate alle associazioni, ritornando ai costi per corsia pre-pandemia.

«Non è certo a cuor leggero che abbiamo preso queste decisioni in un momento così difficile – afferma l’assessore allo Sport, Giacomo Costantini – e per questo ringrazio le società natatorie, che ho incontrato pochi giorni fa, con le quali ho condiviso le azioni indispensabili per poter mantenere in equilibrio i conti e scongiurare chiusure. L’impegno e il sacrificio è comune, con l’obiettivo di continuare a rendere un importante servizio all’utenza. L’adeguamento delle tariffe, che ricordo è rimasto inalterato per nove anni fino al 2020 quando sono state ridotte del 40% causa Covid-19, allinea la nostra piscina ad altri impianti della provincia restando comunque tra quelle più economiche».