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Concessioni balneari, via libera dal Senato. Un anno di tempo in più per i bandi

In caso di “difficoltà oggettive” entro il 31 dicembre 2023. Ma gli indennizzi ai bagnini uscenti non sono ancora stati definiti

Ad alcuni mesi di distanza dalla sentenza del Consiglio di Stato che impone (sulla base della direttiva Bolkestein) di riassegnare le concessioni balneari tramite gare pubbliche entro il 31 dicembre 2023, il Senato ha approvato il disegno di legge sulla concorrenza.

Legge che di fatto concede un anno in deroga in più, dando cioè tempo fino al 31 dicembre 2024 per espletare i bandi alle amministrazioni comunali che dovessero dimostrare difficoltà oggettive a farlo entro la regolare scadenza del 31 dicembre 2023.

Sugli indennizzi, invece, non essendo stato trovato un accordo tra i partiti, il provvedimento si limita a rinviarne la definizione al successivo decreto attuativo, precisando solo che dovranno essere a carico dell’eventuale concessionario subentrante nei confronti di quello uscente.

Ora il testo passerà alla Camera dei deputati, dove sarà votato tra giugno e luglio, per poi essere seguito appunto dal decreto attuativo che entro dicembre definirà nel dettaglio i criteri con cui istituire le evidenze pubbliche e calcolare gli indennizzi.