Caro bollette, la Cgil chiede ai Comuni fondi per le famiglie più in difficoltà

«Utilizzando anche parte dei profitti di Hera ed Eni»

BOLLETTA ENERGIA

Cgil e Federconsumatori della provincia di Ravenna chiedono ai Comuni di attivare fondi di solidarietà (con il contributo dei gestori dell’energia) per aiutare i cittadini alle prese con gli aumenti delle bollette, ma anche dei prezzi di benzina e gasolio.

«Gli aumenti in atto – si legge in una nota inviata alla stampa -, se non saranno rapidamente contenuti, avvieranno un preoccupante processo inflazionistico, a partire dell’aumento del prezzo dei generi alimentari, le cui conseguenze graveranno in modo particolare sui lavoratori e sui pensionati. Le dinamiche salariali, segnate da ritardi nei rinnovi dei contratti collettivi nazionali basati su parametri oramai anacronistici, e lo sblocco della rivalutazione delle pensioni sono inadeguati ad affrontare questa emergenza».

Cgil e Federconsumatori chiedono che «anche i gestori dell’energia facciano la loro parte, dati i rilevanti profitti accumulati. Gli accordi per lunghe rateazioni delle fatture energetiche, senza pagamento di interessi, conclusi dalle associazioni dei consumatori con i più importanti gestori operanti nel nostro territorio, come Hera ed Eni, sono importanti, anche perché le dilazioni limitano il rischio dell’interruzione delle forniture. Il problema delle morosità per le famiglie in difficoltà economica, che non possono permettersi nemmeno la rateazione, tuttavia, resta e deve essere concretamente affrontato. Servono fondi di solidarietà per le famiglie più svantaggiate, con il contributo degli enti locali e ancora una volta dei gestori, destinando parte dei loro profitti in favore delle famiglie maggiormente in difficoltà».

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