Un bando da 350mila euro per interventi come recinzioni, erti, ultrasuoni, nastri e cani da guardiania. Domande entro il 15 ottobre
Per “fauna selvatica” s’intende quella appartenente a specie protette o il cui prelievo venatorio sia vietato (anche temporaneamente) per ragioni di pubblico interesse su tutto il territorio regionale; ma anche specie cacciabili nelle Oasi di protezione, nelle Zone di Ripopolamento e cattura, nei Centri pubblici di produzione della Fauna Selvatica, nelle zone di Rifugio, nei Parchi e nelle Riserve regionali e nelle aree contigue ai Parchi precluse all’esercizio venatorio.
Il bando indica come ammissibili diverse tipologie di intervento: dalla creazione di protezioni fisiche con recinzioni perimetrali alle reti anti-uccello, dalla protezione elettrica a bassa intensità a quella acustica con strumenti ad emissione di onde sonore, suoni o ultrasuoni, dalle protezioni visive con sagome di predatori e nastri olografici ai cani da guardiania.
Le domande, in carta semplice, devono essere presentate al Settore Agricoltura, Caccia e Pesca regionale, con sede nel territorio dove si effettua l’investimento di prevenzione (o nella parte prevalente dello stesso), entro il 15 ottobre 2022. Possono essere consegnate a mano, tramite posta (unicamente con raccomandata A.R.), o mediante posta certificata da un indirizzo di posta certificata del beneficiario all’indirizzo istituzionale del Settore Territoriale di riferimento.