Oltre 120 milioni di euro di danni alle strade regionali in provincia di Ravenna

La prima stima sommaria elaborata dall’Emilia-Romagna, manca la viabilità comunale. E poi ci sono le ferrovie

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La barriera di terra innalzata in via Faentina a Fornace Zarattini per arginare l’avanzata dell’alluvione

Secondo una stima sommaria della Regione Emilia-Romagna, i danni dell’alluvione alla viabilità stradale di competenza regionale in provincia di Ravenna ammontano a 120-150 milioni di euro. Si arriva a oltre 600 milioni per tutta la Romagna e Bologna considerando che le ferrovie, ma nel calcolo manca ancora gran parte della viabilità comunale.

Si è tenuto oggi pomeriggio, 20 maggio, un vertice in prefettura a Bologna tra il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, l’assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture, Andrea Corsini, e i ministri Matteo Salvini (Infrastrutture e Trasporti) e Matteo Piantedosi (Interno).

Per quanto riguarda la Città metropolitana di Bologna, i danni alla viabilità ammonterebbero a 110 milioni di euro. Per la provincia di Forlì-Cesena, si parla di 95 milioni, a cui si aggiungono, per la sola viabilità comunale, 42,5 milioni a Cesena, 2-3 milioni a Bertinoro e 1,7 milioni a Galeata. Nel ravennate, una prima stima oscilla tra 120 e 150 milioni di euro. Nel riminese, al momento ci sarebbero 8 milioni di danni, a cui vanno aggiunti per la viabilità comunale 1 milione a Rimini, 700mila euro a Maiolo e 4 milioni a Sant’Agata Feltria.

Per quanto riguarda la parte di competenza di Anas (viabilità statale), ad oggi la stima è di 100 milioni di euro di danni.

Poi c’è tutta la parte delle ferrovie, con una stima totale dei danni che al momento arriva a 105 milioni, di cui 90 per infrastrutture in capo a Rfi e 15 di competenza di Fer.

«Si tratta di un totale molto parziale, perché manca ancora la maggior parte della viabilità comunale – ha spiegati il cervese Corsini –; ancora incompleta anche la stima per quella provinciale, su cui nei prossimi giorni partirà la verifica. Serviranno indubbiamente molte risorse dal Governo per ripristinare nel più breve tempo possibile la viabilità di accesso e collegamento alle località collinari e appenniniche, partendo da quelle frazioni e quei paesi completamente isolati. Abbiamo bisogno del Governo, non solo per le risorse ingenti che serviranno ma anche per strumenti e norme speciali per velocizzare gli iter di ricostruzione».

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