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Morì sul lavoro, sindacati parti civili al processo contro Marcegaglia e Cofari

L’incidente nel 2021: il 63enne Hysa Bujar rimase schiacciato da un coil di acciaio mentre manovrava un carroponte. Prossima udienza il 5 ottobre

Nel processo in tribunale a Ravenna contro i vertici delle aziende Marcegaglia e Cofari, per la morte di un operaio in un incidente sul lavoro nello stabilimento di via Baiona nel 2021, i sindacati confederali saranno ammessi come parte civile. Così ha deciso il giudice per l’udienza preliminare Corrado Schiaretti nell’udienza del 10 giugno. La prossima udienza è fissata per il 5 ottobre. I sindacati coinvolti sono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, assistiti rispettivamente dall’avvocata Ilaria Morigi e dagli avvocati Giuseppe Fortino e Claudio Cardia.

Il fatto: ecco come è morto Hysa Bujar

La mattina del 15 luglio del 2021 al Centro servizi dello stabilimento Marcegaglia di Ravenna perse la vita il 63enne Hysa Bujar, schiacciato da un coil mentre manovrava un carroponte. L’uomo era un dipendente della Cofari che lavora con un appalto di Marcegaglia. «Dalla perizia disposta dal pubblico ministero – affermano i sindacati – emergono le evidenti responsabilità delle aziende. I legali del sindacato si adopereranno per supportare in ogni modo le tesi della pubblica accusa, affinché emergano le responsabilità della morte Hysa».

È intenzione del sindacato Cgil, se le norme e le scelte processuali degli imputati di parte datoriale lo consentiranno, costituirsi parte civile in tutti i processi per infortuni che comportino lesioni gravi o la morte del lavoratore. «Auspichiamo che in tutti i casi di gravi infortuni sul lavoro trovi applicazione la Legge 231 del 2001 che prevede che le società rispondano in caso di lesioni gravi o morte derivate dalla mancata osservanza delle norme per la prevenzione degli infortuni».