Schiacciato da un coil alla Marcegaglia, muore un 63enne. La rabbia dei colleghi

La vittima si chiamava Bujar Hysa. Lascia moglie, due figli e nipoti. Sciopero dei sindacati

Marcegaglia InfortunioTragico infortunio alla Marcegaglia di Ravenna nella mattinata di oggi, 15 luglio.

Un operaio di 63 anni – socio della Cofari, azienda in appalto dentro Marcegaglia – è stato schiacciato da un nastro in acciaio caduto dall’alto mentre stava semplicemente transitando in magazzino, nel Centro Servizi dello stabilimento al porto.

Sul posto l’ambulanza e l’automedica del 118: i sanitari hanno tentato di rianimare l’uomo per diverso tempo in magazzino e poi nel tragitto verso l’ospedale, dove è morto poco dopo.

I sindacati (Cgil, Cisl e Uil, insiema alla Rsu Marcegaglia, ma anche Usb e Sgb) hanno proclamato per la giornata stessa di oggi uno sciopero di 8 ore per tutti i turni di lavoro, chiedendo fin da subito chiarimenti sull’incidente.

La vittima si chiamava Bujar Hysa, di origini albanesi, abitava a Ravenna, in zona stadio, e lascia moglie e due figli grandi, con nipoti.

Sotto shock colleghi e amici. Un collega in particolare lo ricorda come «una persona solare, un lavoratore esemplare», lamentando la scarsità di sicurezza in alcune fase di lavorazione all’interno dello stabilimento.

Il presidente di Cofari, Marco Costantini, lo descrive come «un grandissimo lavoratore, professionale, aveva grande rispetto verso il suo lavoro e i colleghi».

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