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Confcommercio: «Non mostrate più elicotteri sulle alluvioni, fate danni al turismo»

Il presidente provinciale Mambelli guarda ai dati di giugno che mostrano un calo di presenze e chiede l’inversione per luglio: «Serve un cambio di passo nella promozione, la costa è pronta e sana»

«Adesso basta con le immagini degli elicotteri che volano sopra le zone alluvionate, fanno danni al turismo perché la costa romagnola è sana come lo era gli anni passati». È l’appello ai media lanciato da Mauro Mambelli, presidente provinciale di Confcommercio a Ravenna, dopo i dati delle presenze turistiche di giugno.

«I dati confermano questo le sensazioni degli operatori così come i primi dieci giorni di luglio non sono stati entusiasmanti mentre per agosto le prenotazioni sembrano confermare una modesta risalita. Le immagini dell’alluvione di maggio in Romagna hanno contribuito a creare un senso di disagio e di allontanamento dal nostro territorio da parte dei turisti, soprattutto stranieri: le televisioni di tutto il mondo hanno trasmesso e ritrasmesso all’infinito immagini di devastazione del nostro territorio, addirittura sulla tv cinese si è parlato del territorio romagnolo colpito da un’immane sciagura».

Mambelli assicura che non vuole minimizzare quello che è accaduto: «Ma è vero che sulla costa ravennate i danni sono stati davvero minimi se non inesistenti in tante zone, che non hanno influito negativamente sulle strutture turistiche e sull’apertura della stagione. Va detto a chiare lettere: la costa romagnola è pronta ad accogliere i turisti in tutte le strutture, non ci sono problemi neppure sulle acque, certificate in buona salute. È questo il messaggio che deve passare, perché è quello vero, altri messaggi portano confusione e travisano la realtà. A luglio il turismo deve girare a pieno regime, non ci sono alternative: se così non sarà allora vuol dire che qualcosa non ha funzionato per il verso giusto».

Il presidente dell’associazione di categoria prendere l’esempio di Bologna: i dati turistici sono addirittura superiori ai numeri del 2019 pre Covid, con un quasi tutto esaurito nelle strutture alberghiere ed extra alberghiere, dagli alberghi a bed & breakfast alle case vacanza. «E questo non solo in città, ma anche nella prima cintura cittadina con migliaia di tedeschi, inglesi, francesi, spagnoli e nord europei. Anche l’aeroporto Marconi ha messo a segno nuovi record di passeggeri a giugno, mai così tanti nella storia dello scalo».

Mambelli invita a interrogarsi sulle nuove strategie turistiche da adottare: «Serve un cambio di passo, soprattutto sulla promozione nei mercati di riferimento, puntando decisamente sulle emozioni che la nostra terra può e sa trasmettere, sull’ospitalità e sui servizi che molti ci invidiano ma che evidentemente faticano a raggiungere potenziali turisti italiani e stranieri».