Previsioni: la popolazione ravennate fra vent’anni sarà calata del 2 percento

I dati di un report della Regione analizzati dalla Cisl: per le altre due province della Romagna invece si prevede un aumento

Le proiezioni demografiche al 2042 per la provincia di Ravenna dicono che la popolazione complessiva avrà una diminuzione del 2 percento con un invecchiamento e una riduzione della percentuale di giovani. Il dato emerge da un report della Regione Emilia-Romagna analizzato dalla Cisl.

Per la provincia di Ravenna sono di particolare interesse le fasce di età perché nella fascia di età 0-19 anni si passerebbe da una incidenza attuale del 16,67 percento al 14,69, mentre la fascia 20-64 anni passerebbe dal 57,58 al 53,94. Particolare attenzione alle fasce 65-79 anni e 80 e oltre che aumenterebbero l’incisione attuale rispettivamente dal 16,50 al 22,12 e dal 9,25 al 11,87.

In complesso in Romagna è atteso un aumento della popolazione dell’1,16 percento (al -2 percento di Ravenna si contrappongono Forlì-Cesena con 0,57 e Rimini con 3,4), ma concentrato soprattutto nelle fasce di età più alte. «Questo fenomeno – afferma il segretario generale della Cisl Romagna, Francesco Marinelli – solleva importanti questioni riguardo alla capacità dei sistemi sanitari, assistenziali e sociali di rispondere alle esigenze di una popolazione più anziana, così come pone sfide economiche e sociali legate al mercato del lavoro».

Analizzando i dati del decennio 2012-2022 si nota un leggero aumento della popolazione nel territorio romagnolo, pari allo 0,3 percento. Aumento non uniforme: Ravenna e Forlì-Cesena hanno registrato rispettivamente un calo dello 0,88 e dello 0,62, mentre Rimini ha visto un incremento del 2,8. Ciò ha portato la popolazione romagnola da 1.111.928 a 1.115.293 abitanti.

Di particolare interesse è l’analisi delle fasce d’età. In tutte e tre le province si è verificato un calo dei giovani nella fascia di età 0-19, passando da 195.014 nel 2012 a 190.431 nel 2022, con un’incidenza sulla popolazione nel 2022 pari al 17,07. Anche nella fascia 20-64 anni si è registrato un calo, con un’incidenza del 58,12. Risulta invece significativo l’aumento dell’incidenza della popolazione nelle fasce 64-79 anni e 80 e oltre, passando rispettivamente dal 15,55 al 16,28 nella prima fascia e dal 7,21 all’8,53 nella seconda.

«Le proiezioni demografiche per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini suscitano legittime preoccupazioni riguardo all’aumento della popolazione anziana – dichiara Marinelli –. Le tendenze evidenziano un invecchiamento significativo della popolazione in tutte e tre le province, con l’incidenza della popolazione over 65 che è aumentata dal 22.76 percento del 2012 all’attuale 24,81 e si prevede che raggiungerà il 31,8 nel 2042. Diventa quindi imperativo sviluppare e implementare politiche e interventi mirati per garantire un adeguato supporto e una migliore qualità di vita per gli anziani, affrontando così le sfide demografiche in atto».

I dati sollevano importanti considerazioni anche sul futuro del mercato del lavoro. «La diminuzione della forza lavoro potrebbe influenzare la produttività e la competitività delle imprese, mentre la mancanza di nuove entrate nel mercato del lavoro potrebbe compromettere la crescita economica a lungo termine. È essenziale adottare politiche e programmi mirati per affrontare questi problemi, promuovendo l’occupazione giovanile, investendo nell’istruzione e nella formazione professionale e creando opportunità lavorative».

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