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    Categoria: politica

Berlusconi è un puttaniere, ma manca la prova. Nel paese dei Promessi sposi…

Sembra un film di Totò, invece è la giustizia italiana. Ma il più Totò
di tutti è stato il Procuratore Scardaccione: leggete cosa ha detto

Assolto. Silvio Berlusconi è assolto. Alle 23 e 47 minuti del 10 marzo 2015 finisce una storia penosa sotto il profilo dell’etica pubblica ma penalmente irrilevante. La VI sezione della Corte di Cassazione ha confermato la sentenza d’appello che a luglio scorso aveva già assolto l’unico imputato Silvio Berlusconi dalle accuse di concussione per costrizione e prostituzione minorile.

Berlusconi, dunque, vince. Ma chi perde? Facile: tutti noi.  Per i giudici delle corte di Cassazione le telefonate di Berlusconi ai poliziotti non hanno costituito una minaccia che aveva il fine di ottenere doveri contrari a quelli del pubblico ufficiale. Una minaccia “tale da non lasciare alternativa al concusso”, come richiede il reato di concussione per costrizione. Certo. E come no. I giudici dicono che le telefonate ci sono state ma Ruby è stata liberata “a prescindere”. A prescindere, signori miei.

Berlusconi poi ha sicuramente fatto sesso con Ruby ma non sapeva che era minorenne. Sembra un film di Totò, invece è la giustizia italiana. Ma il più Totò di tutti è stato il Procuratore Generale Eduardo Scardaccione. “Scardaccione… epperbacco!”, avrebbe esclamato Totò. Avete ascoltato la requisitoria di Scardaccione? Toga schiva da taccuini e microfoni, il pg ha raccontato cosa è avvenuto nella dimora di Silvio ad Arcore e nella famosa notte tra il 27 e il 28 maggio 2010 in questura a Milano. “In questa storia, Berlusconi è don Rodrigo, il suo caposcorta Ettore Estorelli il Nibbio, il capo dei Bravi, e Ruby la povera Lucia”, ha esordito Scardaccione. Possibile che in Italia quando si parla di morale si debbano sempre tirare fuori i Promessi Sposi, una storia dove due coglioni di sposini comaschi, che dovrebbero parlare in comasco così: “Pota, a lavurà la vita l’è düra, ma la pagnòta l’è sicüra”, invece parlano in fiorentino così: “Deh, ovvia, ‘un si pole sposarsi,” e ci insegnano che è inutile fare alcunché, tanto ci pensa la Divina Provvidenza? Confidando nella Divina Provvidenza, Scardaccione ha continuato: “La storiella della nipote di Mubarak è un qualcosa per cui tutto il mondo ci ha riso dietro manca fosse una piece (pronunciato pièce, con l’accento sulla prima e) di Mel Brooks”. Ci hanno riso dietro manco fosse una pièce di Mel Brooks? Cos’è, un’oratoria da Bombolo? E ancora: quando Berlusconi ha telefonato al capo di gabinetto della questura Piero Ostuni per convincerlo a rilasciare Karima El Mahroug, in arte Ruby, “la volontà del dirigente è stata ghiacciata. Dopo quella telefonata Ostuni non ci ha ragionato più, ha fatto quattordici telefonate in venti minuti per assicurare la prestazione per liberare la minore. È stato un intervento di una potenza di fuoco, tale da annullare qualunque scelta autonoma”. Scardaccione, attenti! Ma come parla?  Quanto alla prostituzione minorile, il pg Scardaccione ha sottolineato che “tutti sapevano che la ragazza era minorenne, non è credibile il contrario. E il problema della minore età non può essere considerato un accidente. Non può essere una coincidenza che Noemi Letizia e Ruby fossero due minorenni. Ruby ha detto: “Noemi è la sua pupilla e io il suo… ehm… fondoschiena””. Veramente, Noemi ha detto “culo”, ma Scardaccione mica poteva pronunciarla qualle parola, culo, epperbacco. Con una requisitoria siffatta, uno può solo perdere.

Difatti, l’avvocato difensore di Silvio, Franco Coppi, noto principe del foro, ha esclamato: “I fatti vengono tutti ricostruiti, il sesso, le orge, i soldi, il sistema prostituivo, le telefonate di Berlusconi ai funzionari della questura ma alla fine, manca sempre l’ultimo gradino, l’ultimo tassello per dimostrare la concussione e la prostituzione minorile. Signori e signore, manca sempre la prova”. Quindi, Berlusconi è un puttaniere, ma manca la prova! La prova! Insomma, per dire, i francesi c’hanno Madame Bovary, che tromba a destra e a manca e poi si suicida. Noi c’abbiamo Renzo e Lucia, che non trombano mai, è inutile, perché tanto c’è la Divina Provvidenza. Mai nessuno è responsabile, in Italia. Epperbacco.