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    Categoria: politica

Spese dei consiglieri regionali: chiesto giudizio anche per Bazzoni del Pdl

Al berlusconiano ravennate contestati 67mila euro. Stessa richiesta
della procura a inizio maggio anche per Mazzotti e Fiammenghi del Pd

Come accaduto a inizio maggio per Miro Fiammenghi e Mario Mazzotti del Partito democratico, anche per il terzo ravennate coinvolto nell’inchiesta sulle spese dei consiglieri regionali, il berlusconiano Gianguido Bazzoni (Pdl), la procura di Bologna ha chiesto il rinvio a giudizio.

E con le richieste per gli 11 (Bazzoni compreso) esponenti del Pdl la Procura di Bologna ha così definito tutte le posizioni degli indagati.

Le spese contestate nel periodo considerato (venti mesi tra il 2010 e il 2011) a Bazzoni ammontano a oltre 67mila euro, di cui 17mila euro per trasporto, 16mila euro di pubblicità, 13.700 euro di consulenze, 5.100 di valori bollati e 13.600 euro in ristoranti (si va da 1,40 di uno scontrino in un bar di Roma ai 500 spesi per un pranzo a Palermo).

A Fiammenghi, lo ricordiamo, vengono invece contestate spese per poco meno di 16mila euro, di cui 7mila di trasporto (divisi in 4.300 di rimborsi chilometrici e 2.700 di taxi tra cui anche per trasferte a Roma), 4.500 euro di ristoranti e 3.300 euro in giornali. A Mario Mazzotti 13.500 euro, quasi tutti (12.200) per rimborsi chilometrici per il trasporto, e solo 700 euro in ristoranti.