C’era una volta, cinque anni fa… Matteucci eletto sindaco con il 55%

I risultati delle ultime elezioni comunali: nel 2011 Pri sopra il 5%
e lo sfidante più pericoloso del Pd al 21,5. Votarono in 72 su 100

Domenica 5 giugno 2016 si vota per il nuovo sindaco di Ravenna. Il confronto naturale è quindi con le elezioni del 2011, quelle che hanno incoronato per la seconda volta consecutiva Fabrizio Matteucci, che conquistò il 55 percento delle preferenze (in calo di quasi 15 punti rispetto al 2006), con il Partito democratico a farla sempre da padrone (cinque anni fa prese il 42 percento) ma con una coalizione diversa rispetto all’attuale. Ad affiancare il Pd c’erano anche nel 2011 i repubblicani – che superarono un po’ a sorpresa la soglia del 5 percento – mentre fu ottima la performance dell’Idv, oggi apparentemente molto depotenziato, oltre al 3 percento. Hanno abbandonato invece la coalizione del centrosinistra per dare vita a questo giro alla lista civica di sinistra Ravenna in Comune (che candida a sindaco Raffaella Sutter), in modo diverso, Sel, Rifondazione comunista, Comunisti italiani (insieme nel 2006 sulla scheda come Federazione della sinistra) radicali e socialisti, che complessivamente ottennero cinque anni fa circa il 6,5 percento dei voti. Voti che domenica il successore di Matteucci scelto dal Pd, il segretario provinciale del partito Michele de Pascale, conta di compensare grazie alle nuove liste civiche nate pochi mesi prima delle elezioni (Ixc, Ravviva Ravenna e Ama Ravenna) e in particolare (per quanto riguarda l’ala più a sinistra della coalizione) dalla nascita di quella denominata semplicemente Sinistra per Ravenna, con anche ex membri di spicco di Sel.

Lo sfidante di Matteucci nel 2011 con il centrodestra era invece Nereo Foschini che si fermò però solo al 21,5 percento con il Pdl (ora sulla scheda c’è solo Forza Italia) attorno al 13 e la Lega Nord vicino all’8 percento. A seguire Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna (oggi nella coalizione di centrodestra che sostiene Massimiliano Alberghini insieme alle stesse Lega e Forza Italia e a Fratelli d’Italia) poco sopra il 10 percento, e Pietro Vandini del Movimento 5 Stelle (oggi assente con il proprio simbolo alle elezioni ma con Michela Guerra del Movimento Civico CambieRà che conta di intercettare gli elettori grillini) al 9,8 percento.

Chiudevano lo scenario Gianluca Palazzetti dell’ormai estinto Fli al 2,2 percento e Samantha Comizzoli della lista civica Ravenna Punto a Capo con l’1 percento.

Oltre al quadro politico qui molto semplificato, quanto saranno cambiati i ravennati in questi cinque anni? A fare la differenza sarà innanzitutto l’affluenza: nel 2011 fu del 72 percento, soglia secondo molti questa volta nemmeno avvicinabile. I primi risultati si avranno nella notte tra domenica e lunedì: i seggi chiuderanno infatti alle 23.

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