Emendamento presentato da Ancisi (Lpr) per aggiungere l’argomento ai Servizi sociali: a favore tutta l’opposizione, maggioranza contraria
A sollevare il tema è stato Alvaro Ancisi, consigliere di Lista per Ravenna e decano dell’opposizione. «Ho proposto il 21 luglio che la Famiglia fosse introdotta tra le competenze della commissione consiliare Servizi sociali, per la sua pregnanza sociale, nel momento attuale, con i servizi alla persona. Sia nell’assetto delle dieci commissioni consiliari e sia tra le deleghe assegnate dal sindaco De Pascale a se stesso e ai suoi assessori era stato compreso tutto lo scibile politico, sociale ed umano, non esclusi giustamente i diritti degli animali. Mancava solo la famiglia, cellula fondamentale di ogni comunità».
L’iniziativa di Ancisi, dopo due ore di discussione in municipio, ha ottenuto un risultato: «Il sindaco, intervenendo nella discussione, ha annunciato che, ritornando sulla sua decisione iniziale del 29 giugno circa le deleghe assegnate all’interno della giunta comunale, avrebbe recuperato quella ignorata sulla famiglia attribuendo a se stesso la delega sulle Politiche per le famiglie».
A quel punto il consigliere di Lpr ha modificato l’emendamento presentato in apertura di seduta inserendo «tal quale le Politiche per le famiglie tra le competenze della commissione Servizi sociali, casa, volontariato e decentramento». Hanno votato a favore tutti i dodici consiglieri di opposizione (Lega Nord, Cambierà, Lista per Ravenna, Ravenna in Comune, Pigna, Forza Italia), il sindaco e la presidente del consiglio comunale si sono astenuti, Pd, Pri, Ama Ravenna e Sinistra per Ravenna hanno votato contro. «Secondo i geni della maggioranza – punge con sarcasmo Ancisi – le politiche delle famiglie ora dovrebbe trattarle solo il sindaco, ma non il consiglio comunale, massimo organo deliberativo del Comune, agli indirizzi del quale il sindaco per legge è obbligato ad attenersi. In sostanza, hanno bocciato se stessi».