Il ravennate dovrà occuparsi della ricostruzione: «Non ci sarà
un modello predefinito. Il primo impegno è la trasparenza»
«Il primo atto – ha detto Errani indicando le priorità da commissario – sarà costituire un luogo istituzionale in cui discutere e assumere le scelte per ricostruzione, sarà una struttura leggera che decideremo con le Regioni e le autonomie in rapporto alle necessità che ci sono. Servirà accuratezza nella spesa ed il primo impegno sarà la trasparenze delle regole e dei controlli». In conferenza stampa a Palazzo Chigi l’ex presidente della Regione Emilia-Romagna ha detto che «la prima cosa è andare nel cratere, vedere e capire. Non sarò un commissario calato da alto, è fondamentale il raccordo con il territorio».
«Va bene la dialettica politica, ci sto fuori e sono anche prontissimo a collaborare con tutti i partiti».
Ed infatti Errani si è recato subito sui luoghi colpiti dal sisma. Nei giorni scorsi si è parlato molto di modelli: Friuli, Emilia, L’Aquila. Ad Amatrice Errani ha spiegato che «non c’è un modello predefinito» per la ricostruzione, «il modello è il territorio». Errani farà un incontro con il sindaco Sergio Pirozzi nel centro operativo dei soccorsi e poi partirà per visitare gli altri paesi terremotati, prima Accumoli, poi Arquata del Tronto e infine sarà a Rieti. «In questi giorni parlerò molto poco – ha detto ancora Errani – devo primo capire cosa succede, conoscere le realtà e solo dopo parleremo».
Dopo l’incontro con il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, Errani ha detto: «Abbiamo fatto un primo incontro e ci rivedremo sabato dopo una serie di verifiche che dobbiamo fare. Abbiamo cominciato a lavorare – ha aggiunto Errani – e l’obiettivo è quello di ridefinire gli interessi che risondono all’esigenza di garantire piena identità del territorio, vale a dire l’economia, il commercio, le relazioni sociali, le scuole».