Botti di Capodanno: a Faenza (in parte) vietati, a Ravenna nessuna ordinanza

Il gruppo Cambierà aveva chiesto un provvedimento ma il sindaco ha
rifiutato. L’Enpa invita a tenere gli animali in casa o al guinzaglio

A Faenza (e a Castel Bolognese) anche quest’anno un’ordinanza del Comune vieta petardi e fuochi d’artificio perlomeno in luoghi pubblici e aperti al pubblico. Lo ricorda in una nota l’Enpa, che invita a non utilizzare alcun materiale esplosivo la notte di Capodanno, innanzitutto per la sicurezza delle persone, ma naturalmente anche per quella degli animali. «Lo scoppio dei fuochi artificiali, specie in piena notte – ricorda l’ente in una nota inviata alla stampa – causa agli animali danni inimmaginabili. Negli uccelli un botto causa uno spavento tale che li induce a fuggire dai dormitori, volando al buio anche per chilometri, andando a morire sfracellati addosso a qualche muro, albero o cavi elettrici; quelli che riescono ad atterrare o a posarsi in qualche albero spesso muoiono assiderati a causa delle rigide temperature invernali e alla mancanza di un riparo. Nei gatti e nei cani un botto crea forte stress e spavento tali da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico con il risultato di gravi danni per loro e pericolo per la circolazione; ciò è dovuto in particolare alla loro soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana. Negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto da spavento».

Nei giorni cruciali delle feste, Enpa suggerisce ai proprietari di animali di tenere temporaneamente chiusi in un luogo comodo e rassicurante gli animali. «In casa, il volume dello stereo o della tv un po’ alto è più familiare agli animali e soffoca altri rumori esterni. È necessario uscire con il proprio cane sempre al guinzaglio, mantenendo per primi un atteggiamento sereno, ignorando le manifestazioni di paura dell’animale per non rafforzarne il comportamento. Infine – consiglio sempre valido – meglio mettere al proprio cane o gatto una medaglietta (che non sostituisce il microchip obbligatorio per legge) con i recapiti per essere contattati nel caso di smarrimento».

A Ravenna è stato invece il movimento civico CambieRà a tornare sull’argomento, chiedendo alcuni giorni fa al sindaco con un question time di sospendere, per tutte le festività con un’ordinanza l’uso di «fuochi d’artificio, mortaretti, stelle filanti, allineandosi con il comportamento di oltre 850 Comuni d’Italia». Le ragioni, secondo il capogruppo Michele Guerra, «sono ovvie: il rischio nell’uso e abuso dei famosi “botti” per l’incolumità fisica, l’impatto sulle polveri sottili, ormai universalmente noto, ma soprattutto la volontà di combattere un uso che terrorizza i nostri animali domestici. Naturalmente non stiamo parlando del caso di eventuali spettacoli pirotecnici gestiti da professionisti, e regolati da severe disposizioni, che sono vere e proprie forme d’arte e di attrattiva turistica».

Il sindaco De Pascale, in linea con quanto sempre sostenuto dal suo predecessore Matteucci, ha però rifiutato di emanare un’apposita ordinanza in quanto sarebbe quasi impossibile riuscire a farla rispettare, oltre che per l’impatto negativo sulle aziende del settore.

«Abbiamo fatto notare – termina la nota di Guerra – che sono tante le cose difficili da controllare: il rispetto delle cinture di sicurezza, il divieto di entrare furtivamente in casa d’altri a rubare, la cattiva e disonesta abitudine di pochi commercianti, a danno dei più, di offrire merce in saldo durante le festività, ad esempio. Eppure si deve controllare e sanzionare e si può fare. Magari iniziando con un minimo di tolleranza e affiancando alla novità una campagna di sensibilizzazione culturale verso i danni che possono essere provocati da questo uso domestico e incontrollato. Il sindaco ha preso l’impegno di affrontare, nel corso del 2017, una riflessione più articolata e magari definitiva nel merito. Certamente non mancheremo di ricordarglielo con forza. Intanto, anche per quest’anno, per la gioia di pochi, noi che viviamo con i nostri animali domestici, passeremo un altro Capodanno chiusi in casa con loro, oppure in una località, tra le oltre 850 in tutta Italia, dove potremo passare una serena serata in loro compagnia».

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