Il segretario provinciale: «Abbiamo recuperato quasi 6.000 voti e oltre 9.500 rispetto alle politiche del 2018. È un dato molto rilevante e l’ho interpretato come un investimento di fiducia che tanti cittadini hanno fatto nei nostri confronti»
Barattoni ricorda che Stefano Bonaccini è stato «forte e credibile» e capace di generare «una grande mobilitazione intorno a lui e alla coalizione che lo sosteneva. La campagna elettorale è stata capillare e ha coinvolto i piccoli centri fino alle città. I nostri quattro candidati sono scesi in campo tra le persone senza risparmiarsi». Il Pd «ha recuperato quasi 6.000 voti e oltre 9.500 rispetto alle politiche del 2018. È un dato molto rilevante e l’ho interpretato come un investimento di fiducia che tanti cittadini hanno fatto nei nostri confronti. Dall’analisi dei flussi sembra che il Pd sia nuovamente il primo partito tra gli under 35 e tra i ceti popolari, una tendenza che già era emersa nelle scorse votazioni. Un nuovo radicamento sociale, correlato all’aumento di voti rappresenta una speranza che abbiamo la responsabilità di non disilludere».
Stasera – dice Barattoni – «festeggeremo insieme ai nostri alleati in piazza Unità d’Italia a Ravenna e da domani saremo al lavoro per le prossime tappe a cominciare dalle amministrative di Faenza della prossima primavera. I buoni risultati ci impegnano ad aprire ancora di più il nostro partito perciò da questa settimana rilanceremo con forza il tesseramento sapendo che anche il governo nazionale può trovare una nuova prospettiva sulla crescita, il lavoro e la sostenibilità con una nuova visione di lungo periodo».