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Accordo nella riunione capigruppo: i cittadini non pagheranno servizi non goduti

Tari per le imprese chiuse o servizi educativi per le famiglie. Il sindaco propone di prorogare a dopo l’estate tutte le scadenze

Evitare di far pagare a cittadini e aziende i servizi non goduti, ad esempio, la Tari alle imprese chiuse, o i costi per i servizi educativi o sociali ai cittadini. È quanto concordato oggi, 3 aprile, nel corso della riunione dei capigruppo del consiglio comunale di Ravenna. La riunione si è svolta in videoconferenza.

Il sindaco ha anche proposto di tenere monitorato l’insieme delle problematiche economiche del territorio, prorogando a dopo l’estate tutte le scadenze e concentrando un eventuale intervento su quei soggetti che dovessero rimanere più penalizzati dalle manovre del Governo.

«Ci siamo anche confrontati su alcuni impegni comuni verso la cittadinanza – dice Michele de Pascale –, in particolare si è discusso delle tante iniziative di solidarietà in corso e della volontà condivisa di continuare a sensibilizzare i cittadini sull’importanza di non abbassare la guardia sulle misure di prevenzione».