Il Comune replica alla cooperativa sociale San Vitale a proposito dell’area che passa ad Azimut di cui la stessa coop è socia: «Si tutelano i lavoratori, non la singola azienda»
Il Comune non ci sta a passare per chi non ha attenzione per persone che hanno affrontato un percorso di inserimento lavorativo: «L’assegnazione del parcheggio, il cui affidamento alla cooperativa San Vitale è scaduto, non può che passare attraverso una selezione pubblica, che può prevedere forme di tutela per i lavoratori impiegati nei servizi e non certo per la singola cooperativa come sembrerebbe pretendere la presidente». Ecco perché il Comune giudica le parole della coop «strumentali e contenenti elementi non corrispondenti al vero».
L’amministrazione fa sapere che «si era tuttora al lavoro, anche con la cooperativa San Vitale, per ottenere un pieno e totale reimpiego delle persone nel grande novero di servizi che essa gestisce per conto di Azimut di cui la stessa coop è socia o direttamente del Comune».
Nei piani del Comune c’è una riorganizzazione complessiva dei parcheggi della città «che prevede investimenti importanti per garantire un ampliamento dell’offerta complessiva di sosta e un aumento di funzionalità, sicurezza ed illuminazione».