Ravenna, l’ex grillino invita il Pd a rifiutare l’alleanza con il Movimento 5 Stelle

L’analisi di Vandini (Italia in Comune) in vista delle elezioni del prossimo anno

Vandini Bonaccini

Vandini con Bonaccini

Chiudere la porta al Movimento 5 Stelle. È il consiglio al Pd di Pietro Vandini, coordinatore locale di Italia in Comune – il partito fondato dall’ex grillino Federico Pizzarotti, sindaco di Parma – in vista delle elezioni amministrative di Ravenna della prossima primavera.

Vandini – egli stesso ex candidato a sindaco per il Movimento 5 Stelle a Ravenna e oggi vicino all’area di centrosinistra dopo essersi candidato nella lista Bonaccini alle ultime Regionali – si dice preoccupato per un’alleanza ritenuta non strategica.

«Ritengo che la scelta dei partecipanti alla coalizione debba essere improntata sulle teste, sulle idee, sul buon senso e soprattutto sul coraggio: coraggio di cambiare, coraggio di optare scelte sfidanti in favore del nostro territorio, il coraggio di mettere in discussione i gangli della politica nazionale. Gli obiettivi devono essere importanti e per raggiungerli ci vuole la capacità di amministrare, ci vogliono cuore e competenza, non slogan».

«Gli alleati che si stanno scegliendo – continua Vandini riferendosi al Movimento 5 Stelle – sono davvero in grado di fornire freschezza e idee o ci apprestiamo all’ennesima recita di personaggi distruttivi che fanno della denuncia fine a se stessa il loro cavallo di battaglia? Mi auguro sinceramente che il sindaco De Pascale rifletta attentamente sull’opportunità di fornire al Movimento 5 Stelle l’ultimo appiglio per non sparire definitivamente, poiché il prezzo da pagare potrebbe essere davvero caro. Per tutti noi».

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