Un confronto fra giuristi sul progetto per l’Autonomia differenziata

A Ravenna il 4 febbraio: il Coordinamento per la Democrazione Costituzionale teme un peggioramento dei servizi sanitari e dell’istruzione

Roberto Calderoli Ministro

Il ministro Roberto Calderoli

La maggioranza di centrodestra guidata da Fratelli d’Italia sta trattando un disegno di legge sull’Autonomia differenziata, cioè l’attribuzione da parte dello Stato di competenze esclusive alle Regioni a statuto ordinario per alcune materie tra cui sanità e istruzione.
Di questo si parlerà in un convegno in programma il 4 febbraio a Ravenna (alle 10.30 alla sala D’Attorre in via Ponte Marino), promosso da una rete di associazioni e movimenti su posizioni critiche rispetto al progetto del governo Meloni e del ministro Roberto Calderoli: Comitato in Difesa della Costituzione, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Anpi, Arci, Uil Scuola, Flc-Cgil, Associazione Mazziniana.

«L’unità della Repubblica è a rischio – dicono i promotori –. Il divario fra regioni del Nord e del Sud, mai colmato, si aggraverà. La solidarietà e il fondamentale principio dell’uguaglianza, i pilastri sui quali la nostra Costituzione si fonda, sono in forte pericolo».
Il convegno si aprirà con l’intervento del giurista Mauro Sentimenti, curatore del libro Le regioni dell’egoismo. Interverranno anche Francesco Pallante, costituzionalista dell’Università di Torino, Graziamaria Pistorino, della segreteria nazionale Flc-Cgil.
Conduce l’incontro Maria Paola Patuelli, portavoce del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale della provincia di Ravenna.

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